Festa del Cinema: la recensione di Judy

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Di Redazione Metropolitan

Arriva alla Festa del Cinema di Roma il film “Judy” che fa rivivere l’iconica Judy Garland nel suo ultimo tragico anno di vita.

Uffcio stampa Notorius

Nelle sale dal 16 gennaio, il regista Rupert Goold porta al cinema la vita di Judy Garland con una Renée Zellweger eccezionale.

Trama

L’ultimo periodo della vita della grande attrice e cantante Judy Garland, sul finire di una carriera sfolgorante iniziata giovanissima con la Dorothy del Mago di Oz. Un mix di fama e successo, fra Oscar® e Golden Globe, e poi le battaglie con il suo management, i rapporti con i musicisti, i fan, i suoi amori tormentati e il dramma familiare che la spinse a fare i bagagli e a trasferirsi a Londra. In quegli anni ci ha regalato alcune delle performance più iconiche della sua carriera intonando la famosissima “Over the rainbow” .

Recensione

Judy è il biopic su una cantante che ha lasciato, nel bene o nel male, un segno nel mondo dello spettacolo. Grande interpretazione di Renée Zellweger che riesce a immedesimarsi in una donna piena di grinta e che non riesce a sottostare alle troppe regole di un’industria patriarcale. La sua recitazione è unica e mostra anche una Judy Garland piena di fragilità e assediata da problemi di alcolismo, depressione e bipolarismo. Per non parlare dell’abuso dei farmaci. Il tutto causato, o quasi, da Louis B. Mayer, produttore del film che la rese celebre “Il mago di Oz”, tanto da portarla alla morte a soli 47 anni. Non manca l’amore che la cantante e attrice statunitense mostra verso i figli ma anche la paura costante di vederli sottratti dall’ex marito.

Questo è un vero e proprio ritratto di una donna che è letteralmente massacrata dallo star system hollywoodiano e senza la Zelleweger probabilmente non si poteva fare. Riesce a tenere un’equilibrio recitativo che potrebbe farle vincere un Oscar.

Il difficilissimo compito di raccontare la vita personale oltre la star è riuscito del tutto e in qualche modo resterà anche per raccontarla alle nuove generazioni.