Recupero della 26esima giornata di Serie A. All’Allianz Stadium si affrontano Juventus ed Atalanta. I precedenti di questa stagione sono a favore dei bianconeri, con un pareggio per 2-2 con rimonta subita all’andata, e le due vittorie di misura in Coppa Italia per 1-0.

Juventus che si schiera con il 4-2-3-1. Ritornano titolari Buffon, Lichtsteiner, Benatia, Pjanic, Matuidi e soprattutto Mario Mandzukic, dopo il problema al flessore della coscia sinistra che l’ha tenuto fuori dal campo nelle ultime due partite. Gasperini, che per rivangare le polemiche che hanno accompagnato le scelte di formazione del 25 febbraio, risponde con un parziale turn-over. Fuori Freuler, Spinazzola e Petagna ma, rispetto all’ultimo match di campionato con il Bologna, rientrano nomi del calibro di Hateboer ed Ilicic. Il 3-4-2-1 dei nerazzurri ricalca quello già sceso in campo nella semifinale di ritorno della coppa nazionale, senza una prima punta di ruolo, nel tentativo di non dare punti di riferimento agli avversari. Il pressing alto atalantino mette in grossa difficoltà la Juventus. Le marcature a uomo dei bergamaschi e i tanti errori dei bianconeri rendono, di fatto, la prima mezz’ora di gioco priva di emozioni. Il primo squillo arriva da calcio d’angolo sui piedi di Matuidi, che vede respinta la propria conclusione da Palomino. Al 29′ il contropiede micidiale. Douglas Costa parte in velocità dalla propria metà campo e pesca in corsa Higuain, dimenticato da Toloi. Il Pipita non sbaglia davanti a Berisha ed è 1-0 per la Juve. Lo stesso argentino ci riprova al 42′ da fuori area, ma colpisce i cartelloni pubblicitari. L’unica occasione degna di nota per la Dea, nonostante il vantaggio nel possesso palla, era arrivata poco prima grazie ad una conclusione alta di Hateboer, lanciato dalla fascia destra. Si va all’intervallo col vantaggio juventino.

Terza realizzazione in campionato per Blaise Matuidi (foto dal web)

Ad inizio ripresa arriva l’occasione più ghiotta per l’Atalanta. Mancini stacca in area di rigore e per poco non insacca nell’incrocio dei pali. Dal 64′ in poi le occasioni per la Juve cominciano a fioccare. Higuain pesca Costa e lo mette uno contro uno con Berisha, che sfiorando il pallone propizia la deviazione sul palo esterno. Poco dopo Dybala sguscia in area di rigore e, dopo una serie di rimpalli, serve Pjanic che arriva a rimorchio e tira alto. Gasperini le prova tutte e inserisce anche le due punte Petagna e Cornelius. Ma al 79′ arriva l’episodio che cambia il match, spostando l’inerzia della partita a favore della Juventus. Mancini sgambetta dal limite Chiellini, lanciato in area. Purtroppo per lui, si tratta del secondo fallo da ammonizione e lascia i suoi compagni in 10. Subito dopo uno scambio Dybala-Higuain-Matuidi porta al raddoppio per la Juve, grazie alla rete del francese dimenticato completamente solo in area di rigore. Di fatto la partita finisce qui. La Juventus vola a +4 dal Napoli ed la prima mini fuga della stagione a favore dei torinesi. Adesso è lecito sognare il settimo scudettto consecutivo.

Riccardo Ciriaco