Kabir Bedi si sposato la prima volta nel 1968 con Protima Bedi (d’origine indiana) dalla quale ha avuto due figli, Pooja Bedi e Siddharth Bedi. Il secondo figlio della coppia, Siddhart, è morto suicida a 25 anni a causa della schizofrenia e il lutto ha segnato profondamente Kabir Bedi e sua moglie. Bedi non ha mai fatto segreto di aver avuto una “relazione aperta” con la sua prima moglie, e per molto tempo l’attore è stato legato anche a Parveen Babi proprio durante il suo rapporto con Protima. “Non ho mai ritenuto Parveen responsabile della fine del mio matrimonio. È successo molto prima che lei entrasse in scena”, ha dichiarato Bedi all’International Business Time. La storia d’amore tra i due è durata fino al 2005, anno in cui la donna è misteriosamente scomparsa.
Nel 1973 Bedi e la sua prima moglie hanno divorziato e, nel 1979, l’attore ha sposato Susan Humphreys (d’origine americana), da cui ha avuto il figlio Adam (nato nel 1981). In seguito Bedi è stato sposato per la terza volta con Nikki Vijaykar (conduttrice d’origine inglese e indiana) e, dal 2006, ha avuto una lunga e importante relazione con Parveen Dusanj, sposata il 15 gennaio 2016.
Protima Babi, chi era la prima moglie che ha sposato Kabir Bedi
Parveen Babi era un’attrice bellissima, seducente e allo stesso tempo schietta. Entrò nell’industria cinematografica hindi nei primi anni ’70, e fu subito capace di conquistarsi l’affetto dei media e del pubblico. La sua vita, tuttavia, è stata piena non solo di successi ma anche di fallimenti, delusioni amorose e spiritualità. La giornalista indiana Karishma Upadhyay ha pubblicato una biografia della vita di Parveen, intitolata “Parveen Babi: A Life”. “Devo ammettere che scrivere un libro su Parveen non è stata una mia idea” ha confessato la scrittrice. “È venuta da un editore di Hachette India. C’era molto della sua vita che era affascinante. Ero molto curiosa di raccontare la vita di una delle più grandi attrici di Bollywood negli anni ’70 e ’80, così sola che il suo corpo fu scoperto solo tre giorni dopo la morte”.