“Kanata no Astra“, conosciuto anche come “Astra – Lost in Space”, è un manga scritto e disegnato da Kenta Shinohara. Serializzata tra maggio 2016 e dicembre 2017, ha ottenuto recentemente una trasposizione animata andata in onda durante la stagione estiva di quest’anno. Vista la sua recente conclusione, è il momento di parlarne in quanto è una delle serie più brillanti della stagione passata.
Trama
Nel 2063, i viaggi nello spazio sono divenuti più praticabili e sfruttabili anche a livello commerciale; un gruppo di studenti della scuola superiore Caird partono alla volta del vicino pianeta McPa per trascorrere il loro campeggio planetario. Giunti da poco a destinazione, i nove giovani vengono spediti lontano anni luce nello spazio a causa di una misteriosa e sconosciuta sfera di luce intelligente. Fluttuando nell’orbita di un pianeta sconosciuto, il gruppo scopre che vicino a loro vi è una vecchia e abbandonata nave spaziale. Collaborando insieme, si riuniscono a bordo del velivolo e pianificano il proprio ritorno a casa, un viaggio di circa 5 012 anni luce durante il quale dovranno effettuare varie soste su altri pianeti ospitanti vita a loro sconosciuti per far rifornimento. Il lungo e pericoloso viaggio verso casa a bordo della nave, che denomineranno Astra, porta con sé nuove rivelazioni sui personaggi, rafforzerà i legami dei suoi partecipanti e li porterà a scoprire che la posta in gioco del loro viaggio sia di gran lunga più grande di quanto si potessero immaginare. (fonte Wiki)
Recensione & Opinioni
“Kanata no Astra” è una serie Shonen Sci-fi che amalgama brillantemente tutti gli elementi più classici del genere. Abbiamo 9 protagonisti, dai passati più o meno sconosciuti, costretti ad una convivenza forzata che svelerà diversi elementi interessanti dei loro passati. Il vero punto di forza dell’opera sono gli innumerevoli intrighi e misteri che ricoprono “l’incidente della Astra” e di tutti i suoi partecipanti. Fin dai primi episodi, l’autore mette tanta “carne al fuoco” intrecciando vari piccoli retroscena, singolarmente molto semplici e poco originali, ma che tutti insieme offrono un quadro molto interessante. La presenza di un ipotetico traditore nel gruppo, l’incertezza di viaggiare con poche scorte, la pericolosità di dover esplorare vari pianeti sconosciuti, la consapevolezza che in caso di guasto rilevante nessuno possa riparare la nave; sono solo alcuni degli elementi di tensione che i protagonisti dovranno affrontare simultaneamente.
L’ambientazione è estremante variegata ed originale, d’altronde l’autore ci mostra diversi biomi completamente originali grazie all’esplorazione dei vari pianeti.
Problemi della Serie
Il problema più evidente all’inizio della serie è la troppa spensieratezza dei protagonisti. Capisco che si tratti di uno shonen, ma l’eccessiva leggerezza cozza un po con gli eventi narrati. Per fortuna questo elemento viene smorzato verso la metà della serie. Altro punto negativo è il finale sicuramente un po troppo semplice e buonista. Si ha l’impressione che tutto si risolva fin troppo in fretta e questo è un vero peccato.
Qualità tecniche
Adattamento animato dai colori vivaci e intensi, scene nello spazio spettacolari e ben realizzate. Nel complesso un altro ottimo lavoro dello studio Lerche, autori anche dell’adattamento animato di “Assassination Classroom” del quale ho recentemente parlato.
Conclusione
“Kanata no Astra” è sicuramente un buon Sci-fi. Leggero ed intrigante, coinvolge lo spettatore con un buon numero di intrighi e situazioni ben pensate. Ha di certo qualche buco piccolo buco di trama e la sua atmosfera a volte un po troppo “Shonen”, rovina l’ottima tensione. Questi punti negati però non intaccano troppo la qualità finale dell’opera. La consiglio sia agli amanti del Sci-fi che ha coloro che sono alla ricerca di un anime leggero, interessante e dalla breve durata. Voto personale 7/10.