A distanza di 20 stagioni e centinaia di episodi, per un totale di 14 anni dall’inizio del più noto reality show “Keeping up with the Kardashians” (Al passo con le Kardashian), le Kardashian dicono addio a quello che è stato per loro un trampolino di lancio nel mondo delle celebrità di Hollywood. Il triste saluto è partito da Kim Kardashian West che, a nome di tutta la famiglia, ha dichiarato la fine di quella che possiamo definire “un’era”. L’ultima stagione dello show sarà registrata proprio nei mesi che chiuderanno questo 2020, anno sofferto e tormentato.
“A malincuore abbiamo preso la difficile decisione, come famiglia, di dire addio a Keeping up with the Kardashians”, sono le prime parole dello struggente comunicato. Il programma televisivo, che dal lontano 2007 andava in onda su E! (canale di gossip americano), ha reso la famiglia Kardashian una tra le più famose e ricche al mondo. È proprio il caso di parlare di ricchezza, se consideriamo che la più piccola delle sorelle, Kylie Jenner, nell’anno in corso si è aggiudicata il primo posto tra le celebrities più pagate, con un incasso pari a 590 milioni di dollari. A seguirla, al settimo posto, la secondogenita, Kim Kardashian West, registrando un totale di 49,5 milioni di dollari.
Casa Kardashian, il successo mondiale
“Ma perché è così seguito?” si chiederanno molti. La risposta è che non abbiamo una risposta. Con delle scaltre e strategiche mosse di marketing, mamma Kris sarebbe riuscita a trasformare le vicissitudini della sua famiglia in vero e proprio materiale televisivo. Tra gelosie, pianti, risate e decine di relazioni, le 6 donne hanno conquistato quello che, a detta loro, sarebbe un successo del tutto inaspettato. Basta fare un giro sui loro profili social per rendersi conto che il loro seguito “ammonta” a 780 milioni di follower su Instagram, 195 milioni su Twitter e 106 milioni su Facebook.
Le reazioni alla separazione dal piccolo schermo sono state discordanti: chi è malinconico e chi, invece, si dichiara felice che uno show “trash” volga finalmente al termine. Noi, nel frattempo, ci chiediamo se continueranno a piacere o se, invece, verranno pian piano abbandonate anche dai più “affezionati”.
Andrea De Leo
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