E’ durissimo l’attacco lanciato da Draymond Green, ai microfoni di Uninterrupted, verso l’ex compagno Kevin Durant. Green è tornato sulla polemica che lo scorso anno li ha resi protagonisti. Il comportamento adottato da KD nell’ultima stagione agli Warriors non gli è andato proprio giù. Sarebbe stata l’ultima stagione di un team leggendario, così come anticipato da Steve Kerr, ma secondo Green c’è modo e modo di lasciare. Durant non è stato molto chiaro con i suoi compagni di squadra.
Il messaggio di Steve Kerr a inizio stagione è stato: “Godiamoci la stagione, perché potrebbe essere l’ultima di questo gruppo”. Ovvio: Klay Thompson e Kevin Durant erano in scadenza di contratto”. Soltanto che, così facendo, “restava un enorme elefante nella stanza. Quello che sarebbe dovuto succedere a mio avviso era che Kevin si sarebbe dovuto fare avanti e dire: ‘Hey, con quest’anno è finita’, oppure ‘Non è finita’, ma non puoi lasciare l’elefante in mezzo alla stanza per tutta una stagione”
Kevin Durant, il silenzio che pesa
Così Durant, non prendendo una chiara posizione, avrebbe in qualche modo rotto qualche equilibrio all’interno dello spogliatoio. Un clima insicuro, reso quasi infernale sulle continue domande dei giornalisti sul futuro dell’ex OKC. Il silenzio di Durant pesava eccome. Green, su questo punto, spezza una lancia a favore di Klay Thompson riconoscendogli una maggiore chiarezza.
Le domande nascevano per via della posizione di Kevin. Perché Klay era sempre stato chiaro: “Voglio essere un Warrior a vita, voglio giocare con il gruppo che ha costruito tutto questo”. Per me era lo stesso. Ma per Kevin non lo era, perché lui continuava a ripetere che non sapeva cosa avrebbe fatto l’anno successivo. In più, lui non aveva tutti questi rapporti con i giornalisti, per cui il peso del suo silenzio ricadeva sempre più sulle spalle mie e di Klay, che eravamo più disponibili coi media”
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