Aggiornamenti da Kiev: un serbatoio di acido nitrico in un’industria chimica è stato colpito da un bombardamento russo a Severodonetsk, città ucraina della regione orientale di Luhansk sotto assedio. La comunicazione è arrivata via Telegram dal governatore Serhiy Gaidai, il quale ha anche ricordato che “l’acido nitrico è pericoloso se inalato, ingerito e se entra a contatto con la pelle”. Il governatore ha quindi chiesto a tutti i cittadini di Severodonetsk, ormai “distrutta al 90%”, di “non lasciare i rifugi” e di “preparare mascherina imbevute di una soluzione di soda”.
Secondo lo stesso governatore Gaidai le truppe di Mosca hanno ormai occupato la maggior parte della città assediata. I media ucraini intanto riferiscono che la volontà di Putin è quella di conquistare il Donbass entro il 1 luglio.
Gli ultimi aggiornamenti di guerra
Stiamo oggi vivendo, solo in Ucraina letteralmente, il 98° giorno di guerra. Nella giornata di ieri oltre all’esplosione, sempre vicino Severodonetsk è stato ucciso un giornalista francese peer il quale Parigi ha già chiesto un’inchiesta indipendente. Intanto i soldati ucraini continuano il contrattacco per riprendere Kherson, unica regione sotto il pieno controllo russo.
Le forze russe, come lo stesso Ministero della Difesa di Mosca arreso noto, non hanno distrutto solo il serbatoio di acido ma anche una postazione ucraina “dove era stata posizionata artiglieria inviata dall’Italia”. Accanto a queste dichiarazioni si posizionano quelle del Ministro degli Esteri Lavrov, il quale ha ribadito che “la priorità assoluta” resta quella di liberare “Donetsk e Lugansk, riconosciute dalla Federazione Russa come Stati indipendenti”. Forse frenato dalla piega che stanno prendendo i combattimenti, il Presidente americano Biden ha ieri comunicato che “gli Stati Uniti non daranno a Kiev missili in grado di colpire la Russia”.
Gli aggiornamenti europei e l’appello di Kiev
Continua l’appello del Presidente Zelensky all’unità dei Paesi europei affinché i Capi di Stato e di Governo membri dell’Unione possano approvare il prima possibile in sesto pacchetto di sanzioni contro Mosca. E proprio a questo proposito, con l’accordo nell’UE sull’embargo al petrolio russo, la Russia a partire da ieri, martedì 31 maggio, ha interrotto le forniture di gas all’Olanda dopo che quest’ultima ha rifiutato il pagamento in rubli.
Ginevra Mattei