Kim Jones, debutta per Fendi haute-couture

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Di Redazione Metropolitan

Incanta e stupisce la nuova collezione haute couture di Fendi, firmata dallo stilista Kim Jones. Il giovane e talentoso inglese, consacra il sodalizio con la storica maison romana. Il debutto di Kim Jones è doppio: non solo per il marchio Fendi, ma anche per la categoria womenswear.

Kim Jones, da anni, è una delle firme dell’alta moda. Fortemente apprezzato nel panorama mondiale. In passato, era creator per la linea Dior Uomo. I suoi capi maschili, hanno sempre affascinato molte donne, celebri e non, come Kate Moss e Victoria Beckham. La versatilità dei modelli, prescindeva da chi li indossava, senza avere una categoria definita alla quale rivolgersi. Ora la nuova scommessa per lo stilista Kim Jones, è quella di cimentarsi nella collezione femminile. Il risultato? Un successo già annunciato.

kim jones per fendi- photo credits: donna.fanpage.it
photo credits: donna.fanpage.it

L’incarico per la haute-couture Fendi

Fortemente voluto da Silvia Venturini Fendi, Kim Jones, arriva a Roma, nella città eterna. Inizia da questo momento, uno studio accurato sulla storia della maison. Approfondimento, che lo stilista inglese, fa per creare un ponte con il passato. Da qui, l’ispirazione per la nuova collezione. I bozzetti di Karl Lagerfeld di 10 anni fa, vengono rivisitati e Kim Jones vuole al suo fianco il prezioso contributo di un’altra donna Fendi: Delfina Delettrez. Figlia di Silvia Venturini Fendi, da anni, cura gli accessori della maison romana, creando linee di gioielli unici nel loro genere.

Kim Jones, continua così la tradizione matriarcale della prestigiosa griffe romana. E sempre una donna è fonte di ispirazione da tempo per lo stilista inglese: la scrittrice Virginia Woolf. Cresciuto nelle campagne inglesi, Kim Jones, condivide con la scrittrice, gli stessi scenari. Amante delle distese verdi, incontaminate, vicino Londra, lo stilista si è ritagliato un angolo di paradiso, anche nella sua abitazione nel cuore di City, a Notting Hill.

kim jones e karl lagerfeld-photo credits: us.hola.com
photo credits: us.hola.com

La sfilata tratta dal romanzo “Orlando”

Il debutto in casa Fendi, per Kim Jones, arriva con una collezione da lui stesso definita: autobiografica. Oltre ad aver attinto agli archivi Fendi, lo stilista completa la collezione, traendo ispirazione da un romanzo: Orlando, di Virgina Woolf. Proprio come nel libro, gli abiti riportano i colori e gli ambienti narrati, in cui lo stilista stesso è cresciuto. Non vi è una definizione categorica per i vestiti, che vanno di pari passo con chi li indossa, rendendoli così unici e personali. In questa unicità, Kim Jones, vede il vero lusso dell’alta moda: avere un capo solo per te, che parla solo di te. In passerella si esprime così l’eterea bellezza dell’eleganza.

Gli abiti sfilano leggeri, quasi impalpabili. Sono impreziositi da trasparenze, fili di perle ricamati e fiori incastonati in fantasie fiabesche. Vere e proprie opere d’arte, frutto della sapiente mano artigiana italiana, fiore all’occhiello e marchio di garanzia che ci distingue nel mondo. Punto di forza, sono gli accessori: Delfina Delettrez Fendi, pensa a parure con orecchini pendenti, accessori per capelli e collane vistose. Il tutto in pietre trasparenti o madreperla, come le clutch a forma di perla, che indossano le modelle.

collezione di Kim jones per fendi- photo credits: huffingtonpost.it
photo credits: huffingtonpost.it

Tante le celebrities in passerella

I volti della sfilata di Kim Jones, sono tra i più noti: tra cui Naomi Campbell, Demi Moore e Kate Moss. Tutte star pronte ad appoggiare la nuova avventura, dello stilista anglosassone in Fendi. Ed il risultato è sbalorditivo: come previsto gli abiti che sfilano in passerella, rapiscono per la loro bellezza. Eleganti, ma allo stesso tempo fortemente moderni ed innovativi. Kim Jones, se mai si avessero dubbi, supera a pieni voti il suo debutto in Fendi. Questo nuovo sodalizio, promette futuri successi per il marchio storico romano, che portano la firma del talento inglese, genio della moda.

a cura di Chiara Bonacquisti

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