“Kramer contro Kramer”, Il grande trionfo agli Oscar e il caso Coppola

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Di Stefano Delle Cave

Benvenuti nell’universo cinematografico di Movie Award. Andremo nel mondo dell’Academy per parlare di una pellicola premiata con l’Oscar. Parleremo di divorzio, di bambini e di grandi interpretazioni. Abbiamo dedicato la puntata di oggi a “Kramer contro Kramer” di Robert Benton.

E’ un film ambientato a Manhattan, ma parla a un’intera generazione della classe media americana, arrivata alla maturità tra la fine dei Sessanta e l’inizio dei Settanta, sofisticata ma anche superficiale, che ancora aspetta che le promesse di un’epoca precedente siano mantenute”

Questo è quanto scrisse Robert Benton a proposito di “Kramer contro Kramer” di Robert Benton. È un pellicola che non è solo un dramma familiare ma un film intenso interpretato perfettamente da Dustin Hoffman e Meryl Streep giustamente premiati dall’ Academy. I loro personaggi di genitori separati divennero autentici grazie anche al rapporto burrascoso che si era venuto a creare tra di loro sul set. Hoffman infatti è famoso per essere un method actor che cerca di entrare il più possibile nel personaggio da interpretare vivendone emozioni e sensazioni. Per questo pur di suscitare reazioni vere nella Streep si dette anche ad episodi discutibili come uno schiaffo.

Kramer contro Kramer, il dramma familiare secondo Robert Brenton

Il trailer di Kramer contro Kramer, fonte DrugO Lebowski

Robert Benton con “Kramer contro Kramer” ha creato un film che è lo specchio perfetto della società del suo tempo. Benton orchestra perfettamente la narrazione raccontando il tema del divorzio in modo tale che emergano le colpe di ciascun genitore lasciando la finale libertà al pubblico di scegliere con chi schierarsi . È inoltre bravo a sfruttare l’enfasi dei due attori principali per trasforare situazione di banale quotidianità in momenti di forti realismo drammatico . Il tutto senza mai finire in un banale dramma legale ma affrontando con coraggio temi non facili come il femminismo e la parità dei sessi senza appesantire il film.

La vittoria agli Oscar e il caso Coppola

“Kramer contro Kramer” ha trionfato agli Oscar del 1980 portandosi a casa cinque statuette tra cui quella di miglior film. Un risultato eccezionale per una pellicola a cui nessuno non ha rimproverato quasi nulla se non quella di seguire più il punto di vista del protagonista maschile che quello della protagonista femminile. Inoltre molti rimasero per perplessi quell’anno su come l’Academy non avesse incredibilmente considerato per i premi principali un capolavoro come “Apocalypse Now” di Francis Ford Coppola, probabilmente il miglior film di guerra di tutti i tempi.

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