Chiara Danieli è morta e i medici ancora non sanno dare spiegazioni alla mamma, al papà e al fratello. La ragazza era cintura nera dal 2017 e aveva ottenuto grandi riconoscimenti sportivi. Nel 2019 aveva vinto l’oro agli Europei juniores in Montenegro e il bronzo a Mondiali juniores in Repubblica Ceca.
La giovane aveva iniziato a star male in autunno, con strane crisi epilettiche. Il 31 ottobre il ricovero a Brescia e il coma farmacologico indotto. Rimasta sedata per sei mesi, due settimane fa hanno provato a svegliarla e c’erano piccoli segnali di speranza. Poi il peggioramento.
Chiara era sana come un pesce. Non saltava mai un allenamento. La conosco da quando aveva 7 anni. Era una forte. Me la portavo in giro all’estero. Era sempre in prima fila. E adesso se n’è andata così. E noi non sappiamo ancora il perché.
Queste le parole di Claudio Colombi, il titolare della società sportiva Aishan Dojo Karate, che la 21enne di Gavardo frequentava. Era una campionessa, stroncata da un male misterioso che in 6 mesi l’ha portata via all’affetto dei suoi cari.
Aveva iniziato da bambina, praticando sport e studiando all’istituto Lunardi di Brescia, dove aveva preso il diploma, e all’Università di Verona, dove era al secondo anno
La scomparsa di Chiara Danieli ha lasciato un vuoto incolmabile nella vita di tutti coloro che l’hanno conosciuta e amata. I suoi funerali si terranno il prossimo 11 maggio a Gavardo, dove amici, parenti e colleghi di sport le renderanno l’ultimo commosso omaggio. La sua memoria rimarrà viva nella comunità del karate e oltre, testimoniando la forza e la determinazione di una giovane donna che ha lottato con passione per i suoi sogni.