La Cina banna gli influencer che ostentano ricchezza e “vite sfrenate” (e la dittatura si fa sentire)

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Di Arianna

I social media in Cina hanno deciso di bloccare diversi influencer noti per aver messo in mostra i loro sfarzosi stili di vita, dopo l’annuncio di una campagna ufficiale per frenare le ostentazioni di ricchezza online, tra luxury, vestiti e gioielli.

La Cina mette al bando gli influencer

Cina

L’account Douyin di Wang Hongquan, un content creator (reputato il Kim Kardashian cinese) che ha accumulato più di quattro milioni di follower con video che mostrano abiti firmati, voli di prima classe e la sua collezione di gioielli di giada, non era più accessibile martedì. Un messaggio di errore visualizzato sulla versione cinese di TikTok diceva che l’account di Wang era stato bloccato “a causa di violazioni delle linee guida della comunità di Douyin”.

L’ente cinese per la sorveglianza di Internet ha lanciato ad aprile la campagna “Clear and Bright” per rimuovere i contenuti indesiderati dai social media, giurando di reprimere gli influencer che hanno creato “personaggi ostentati per soddisfare esigenze volgari e mostrare deliberatamente stili di vita stravaganti e pieni di denaro”.

I media statali cinesi hanno riferito che i video di Wang sono scomparsi da Douyin questo mese, insieme agli account di molti altri influencer di lusso. Anche “Sister Abalone”, una donna che documentava la sua vita dalla sua villa sfarzosa e tra diamanti e perle, sembrava essere stata presa di mira. Anche “Young Master Bo”, un influencer che si è filmato mentre provava Rolls-Royce e faceva spese per rare borse Hermes Birkin, è scomparso da Douyin martedì: il suo account mostrava un messaggio di errore che diceva che aveva “violato le leggi e i regolamenti pertinenti”.

Lunedì, in un comunicato, Douyin ha dichiarato che avrebbe iniziato a dare un giro di vite anche ai falsi “eventi”, come ad esempio i video di crisi mediche e liti domestiche inscenate per aumentare le visualizzazioni. “Douyin guida i creatori a registrare vite vere e buone”, ha dichiarato l’azienda. Negli ultimi anni, il governo comunista cinese ha cercato di controllare in modo più severo le celebrità dei social media, criticando spesso il “culto del denaro” e i contenuti “volgari”.

L’iniziativa del presidente cinese Xi Jinping sulla “prosperità comune”, volta a ridurre le disuguaglianze economiche, ha portato anche a multe salate per gli influencer del livestreaming, con la “regina del livestreaming” Viya costretta a pagare una multa di 204 milioni di dollari per evasione fiscale nel 2021.

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