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La conferenza stampa di Mario Draghi: dal piano vaccinale al Piano di ripresa nazionale

Nella conferenza stampa tenuta ieri pomeriggio insieme al presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli, Mario Draghi ha toccato tutti i punti di più scottante attualità, rispondendo con la consueta franchezza alle domande dei giornalisti.

Piano vaccinale e riaperture

Il primo argomento non poteva che essere il piano vaccinale e le ripercussioni dei ritardi nelle distribuzioni sulle fase più deboli della società.

Uno può banalizzare e dire: smettetela di vaccinare chi ha meno di 60 anni, i giovani o ragazzi, psicologi di 35 anni. Queste platee di operatori sanitari che si allargano. Con che coscienza la gente salta la lista – si chiede il Presidente del Consiglio, sapendo che lascia esposto a rischio concreto di morte persone over 75 o persone fragili?”. 

Se è vero che molto “furbetti del vaccino” hanno saltato la fila bisogna anche ricordare che se l’età media dei vaccinati in Italia è bassa è proprio per le disposizioni del governo e delle regioni che consentono a certe categorie professionali di avere, legittimamente, il vaccino a prescindere dall’età.

Sempre in tema di vaccino Locatelli ha risposto in modo molto netto alla domanda su Astrazeneca e le indicazioni dell’Aifa che raccomanda la sua somministrazione a chi ha più di 60 anni: “Va ribadito che questo vaccino,Astazeneca, può coprire la popolazione fragili: le scelte fatte fanno riferimento a eventi trombotici in sede inusuali ma straordinariamente rari: 86 casi su almeno 25 milioni di vaccinati

Draghi ha poi aggiunto che l’obiettivo delle 500mila vaccinazioni al giorno sarà rispettato e che: “La disponibilità di vaccini non è calata, i numeri sono come prima di Pasqua, sta risalendo secondo il trend previsto.

Sulla possibilità di introdurre lo Sputnik Mario Draghi mostra cautela: “Lo Sputnik? Vediamo cosa dice l’Ema, poi possiamo fare i contratti ma le capacità produttive sono limitate per un Paese. Se le consegne verranno rispettate l’Italia avrà tutte le dosi necessarie. Bisogna vedere se lo Sputnik si presta ad adattarsi rispetto alle varianti”.

Mentre rassicura che i contratti di approvvigionamento verranno gestiti meglio e che fino ad ora: “Sarà necessaria una copertura vaccinale per i prossimi anni. I vaccini vanno adattati alle varianti, ci saranno nuove gare per l’avvenire. Assicuro che i contratti saranno fatti meglio

Sulle riaperture il premier, rispondendo in parte alle pressioni della Lega di Salvini, si dice ottimista ma che bisogna aspettare dati decisamente migliori di quelli che arrivano in questi giorni. “Tutti chiedono le riaperture. E’ normale farlo. La miglior forma di sostegno all’economia sono le riaperture. Sono consapevole del bisogno e della disperazione, delle manifestazioni che ci sono state. Capisco il senso di smarrimento e di alienazione che c’è in questa situazione”.

Di sicuro per poter riaprire in sicurezza bisognerà aver vaccinato le fasce più fragili della popolazione: “E’ venuto il momento di prendere decisioni” sulle fasce di età per le vaccinazioni. “Questo è al centro delle riaperture. Se riduciamo il rischio di morte nelle classi più esposte al rischio è chiaro che si riapre con più tranquillità”.

Motivo per cui è difficile al momento ipotizzare delle date: “Non ho una data. Ci stiamo pensando, ma dipende dall’andamento dei contagi e dalle vaccinazioni per le categorie a rischio

Anche sulla riapertura delle scuole vale lo stesso discorso: “Ho visto Salvini e le Regioni, Anci, poi anche Bersani. Voglio vedere nelle prossime settimane di riaprire in sicurezza a partire dalle scuole, obiettivo è un mese di presenza“.

Stagione turistica, Dl sostegni

Cautela anche sulla riapertura del turismo in Italia, anche se si sta lavorando su un passaporto vaccinale: “La stagione turistica? Manca una data. Garavaglia dice a Giugno. Speriamo, magari anche prima chi lo sa [..] Siamo pronti ad accogliere tutti i turisti che abbiano un certificato vaccinale. l’Italia ha molto da imparare da Grecia e Spagna. Dobbiamo lavorare subito all’accoglienza dei turisti con il passaporto vaccinale

Per quanto riguarda il Dl sostegni avrà una portata ancora più ampia del precedente: “Nel Def verrà presentato lo scostamento e poi presenteremo il decreto” ha detto Draghi. La dimensione del decreto? “Sarà più grande di quella passata”.

Altra priorità del governo è la digitalizzazione informatica:Questo divario digitale segue anche il divario che c’è nel nostro Paese: penso alla dad che è meglio di niente, ma c’è un divario tra le varie parti d’Italia.

Golden Power, Alitalia e il Recovery Plan

Sulla possibilità da parte del governo di bloccare la vendita di industrie che rappresentano assets strategici a potenze straniere – quello che viene definito la Golden Power appunto – si dice d’accordo con il ministro dello Sviluppo Giorgetti.

Su Alitalia invece “Non accetteremo discriminazioni […] Il punto è creare una società nuova che parte immediatamente. Che parta e si regga con le sue ali, questa volta”.

Sul Recovery Plan assicura che verrà consegnato il 30 aprile e che ci sarà una struttura di controllo su come verranno spesi i soldi: “Ci sarà struttura centrale di controllo sulla spesa Il PNRR sul fatto che i soldi sono stati spesi incoerenza con le norme esistenti. Ne elaboreremo composizione e posizione”.

La Turchia e il Piano nazionale di ripresa

Ha fatto poi molto discutere la dichiarazioni di Draghi sulla Turchia che rischia di aprire un caso diplomatico: “Con questi dittatori, di cui però si ha bisogno, per collaborare uno deve essere franco nell’esprimere la propria diversità di vedute e anche pronto a cooperare per assicurare gli interessi del proprio Paese, bisogna trovare l’equilibrio giusto”.

Draghi passa poi in rassegna le priorità del governo dopo l’incontro con gli Enti locali e spiega il Piano nazionale di ripresa, che ha “tre priorità trasversali – ‘Giovani’, ‘Parità di Genere’ e ‘Sud’ – e sei missioni: Digitalizzazione, Transizione Ecologica, Infrastrutture, Istruzione e Ricerca, Inclusione e Coesione e Salute.

Sulla digitalizzazione ad esempio: “Puntiamo a una diffusione capillare della fibra ottica su tutto il territorio e in particolare nel Mezzogiorno. Sosteniamo i settori culturali e creativi del Paese, duramente colpiti dalla pandemia. Ad esempio, vogliamo rendere le imprese del settore turistico più competitive, e permettere loro di digitalizzare i propri servizi.

Sulla transizione ecologica, con il Ministero voluto fortemente dal Movimento 5 stelle: “Investiamo nella tutela del territorio e delle risorse idriche. In particolare, intendiamo prevenire e contrastare gli effetti del cambiamento climatico sui fenomeni di dissesto idrogeologico e accelerare, in maniera decisa, la ricostruzione nelle aree che hanno subito gravi eventi sismici negli ultimi decenni.”

Sulle infrastrutture: “Interveniamo nelle ferrovie, e in particolare nell’alta velocità verso il Sud per merci e passeggeri; e nell’alta velocità che collega il Nord all’Europa e la manutenzione di numerosi ponti, viadotti e gallerie”.

Verrà poi potenziata l’offerta di asili nido e scuole materne per poter raggiungere una sostanziale parità di genere che in Italia è ancora lontana dall’essere realizzata e verrà ampliato l’accesso a sussidi, alloggi e sgravi fiscali per i giovani e rilanciati gli istituti di formazione professionale.

Bisognerà inoltre “Investire di più in ricerca e sviluppo, e incentivare i privati a fare lo stesso” mentre “Gli interventi per la coesione e l’inclusione vogliono aiutare in particolare donne e giovani a trovare posti di lavoro dignitosi e ben retribuiti. Dobbiamo rafforzare i servizi per l’impiego, investire nell’apprendistato, promuovere la creazione di imprese femminili.

Ultimo punto, non certo in ordine di importanza, la Sanità: “Il Piano nazionale di ripresa e resilienza rafforza le strutture e i servizi sanitari di prossimità, che hanno dimostrato gravi carenze durante la pandemia. Interveniamo, inoltre per sostituire le tecnologie obsolete negli ospedali, e migliorare i sistemi informativi sanitari.

Valerio Altieri

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