Parlare della diastasi dei retti addominali significa parlare di un qualcosa di molto delicato per le donne e come vedremo Spesso non tutti conoscono  e quindi sarebbe bene avere tutte le informazioni del caso.

 Prima di tutto quando parliamo di diastasi parliamo di allontanamento permanente di superfici muscolari o dossi, e la diastasi dei retti addominali consiste appunto nella separazione eccessiva della parte destra dalla parte sinistra del muscolo retto addominale

 Un mito subito da da sfatare quando si parla di queste problematica è che  non è collegata direttamente al parto cesareo ma dipende da molti fattori, comunque collegati principalmente alla gravidanza.

 Lo è perché praticamente parliamo di uno stiramento del muscolo retto addominale operato dall’interno e la gestazione infatti  è una delle cause principali della separazione dei muscoli retti addominali.

 Considerando che poi sia la pressione interna del feto che un nuovo diciamo equilibrio ormonale in  una persona incinta favoriscono praticamente una sorta di assottigliamento di tutti i tessuti connettivi

 C’è da dire che di solito la separazione del muscolo retto addominale si risolve entro 8/12 settimane dopo il parto, al massimo dopo 6 mesi ,ma se questo non avviene e non migliorano nonostante un’attività fisica costante, purtroppo siamo di fronte alla cosiddetta diastasi addominale post parto

Altri fattori diciamo coincidenti a questo tipo di problematiche sono l’obesità e gli sforzi eccessivi diciamo come attività fisica

E alcuni fattori di rischio che riguardano le donne incinte sono quando la stessa ha più di 35 anni, quando la gravidanza è gemellare  e quando ci sono state altre gravidanze

 precedenti

 Bisogna eliminare tutti i luoghi comuni che riguardano la diastasi addominali.

 A parte quelli che abbiamo detto ci sono altri fattori che possono provocare questa patologia, che riguardano appunto la vecchiaia e l’indebolimento muscolare e anche la tosse cronica e anzi in alcuni individui la diastasi addirittura  è presente dalla nascita

 Quello che si può fare, soprattutto se si pensa  diciamo di essere un   po’ sensibili a questa questione è consigliare alla donna incinta di stare attenta alla postura, di farla sedere nel modo giusto e di tenerla sotto controllo con un fisioterapista che l’aiuterà a eseguire una moderata attività fisica senza troppi sforzi per attivare  e rinforzata  la parte addominale e bilanciare col bacino e con la schiena, grazie a degli esercizi che potenziano anche i muscoli del pavimento pelvico.

 Chiaramente poi saranno i medici che faranno la loro diagnosi, ma diciamo che i sintomi che devono mettere diciamo un po’ in allarme sono i dolori alla schiena quando si affatica più del normale, difficoltà digestive, difficoltà  respiratoria, incontinenza, dolore all’anca e al bacino, e  abbiamo fatto solo alcuni esempi

 Un medico per arrivare a questa conclusione dovrà fare un’ecografia alla parete addominale, oppure una risonanza magnetica anche per non confondere questa patologia con altre diciamo così e quest’ultima cosa che abbiamo detto è molto importante

 Così come è molto importante non sottovalutare i sintomi che abbiamo elencato, ma rivolgersi subito un medico che ci ispira fiducia