Nuove importanti acquisizioni riguardanti Benedetto Croce e Gabriele D’Annunzio per la Direzione generale Archivi del Ministero della Cultura. Si tratta di cinque lotti di preziosi documenti e testimonianze legate a due importantissime figure della cultura italiana.

Gabriele D’Annunzio e Benedetto Croce, nuove importanti acquisizioni da parte dell MiC

Benedetto Croce Gabriele D'Annunzio
© Ministero della Cultura

Importanti testimonianze e acquisizioni dal valore inestimabile; la Direzione generale Archivi del Ministero della Cultura ha acquisito documenti legati a Benedetto Croce e Gabriele D’Annunzio,  nel corso dell’asta svoltasi il 6 marzo a Firenze. La prima è un carteggio fra Benedetto Croce e Adele Rossi Croce. Sulla nota ufficiale apparsa sul sito del Ministero della Cultura si legge, di seguito:

”Un importante corpus epistolare di Benedetto Croce e Adele Rossi Croce. Si tratta di tredici lettere autografe e tre dattiloscritte inviate a Tammaro De Marinis (1878-1969) e alla moglie Clelia Zucchini. Il carteggio copre il periodo compreso tra dagli anni ’10 e gli anni ’50 del XX secolo, offrendo un’ulteriore e intima testimonianza del forte sodalizio esistente tra il filosofo e De Marinis, prestigioso mercante di codici e libri antichi, il più raffinato bibliofilo del Novecento. Le lettere componenti il lotto acquistato dalla Direzione generale Archivi costituiscono un ulteriore e significativo tassello per la ricostruzione della biografia crociana e arricchiscono il copioso epistolario finora noto ed edito a cura dell’Istituto Italiano per gli Studi Storici”.

Gli autografi del Vate

Nella stessa asta, oltre le acquisizioni su Benedetto Croce anche alcuni autografi di Gabriele D’Annunzio. Sempre sul sito del Ministero della Cultura si legge, di seguito:

”Nella stessa asta è stato inoltre acquistato un nucleo di autografi di Gabriele D’Annunzio. Si tratta del testo del discorso letto dal d’Annunzio l’11 maggio 1902 all’Hotel de la Ville di Trieste, dove il poeta alloggiava con Eleonora Duse; in occasione di un banchetto organizzato in loro onore. Il testo venne pubblicato da “Il Piccolo” e l’autografo regalato la sera stessa a Francesco Salata (1876-1944), al quale sono indirizzate le altre lettere autografe, datate 1-2 settembre 1917 e 31 agosto 1918”.

Foto in copertina: © Ministero della Cultura

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