Raccontare la crisi ucraina sui social network può essere utile per avvicinare i più giovani alle notizie e coinvolgerli in modo diretto. Fenomeno sempre più popolare tuttavia, è quello della disinformazione. La “guerra TikTok” non comprende solo video e sketch autentici, ma anche moltissimi fake pericolosi.

Fake e truffe nelle donazioni: la guerra su TikTok

Secondo il Financial Times uno degli episodi più gravi della “guerra TikTok” è legato al cosiddetto “Ucraina solider”. Si tratta di un utente che ha pubblicato un video da Kiev in cui ringrazia chiunque abbia donato un contributo virtuale alla causa del Paese. Nonostante TikTok sia stata una piattaforma incredibilmente utile per la raccolta di sostegni per la crisi ucraina, in questo caso si tratterebbe di una truffa. L’account è stato dunque rimosso, ma non prima di aver accumulato più di 20.000 visualizzazioni e e più di 3600 regali virtuali, convertibili in denaro.

Mentre il processo di moderazione per quanto riguarda il fenomeno “Guerra TikTok” si trova ancora in una fase di sviluppo, i video fake continuano a spopolare e molti di questi diventano virali con conseguenze pericolose non solo dal punto di vista finanziario, ma a livello di informazione. Alcuni contenuti non solo non sono reali o attuali, ma appartengono addirittura a scene tratte da film, illudendo così milioni di utenti e spingendoli a pietà per ricevere contributi online. Molti video inoltre, vengono spacciati per contenuti autentici di giornalisti e non sono neanche verificati prima della pubblicazione ed è per questo consigliabile ricercare e verificare sempre una fonte prima di condividerla. Segnalando inoltre i fake, è possibile prevenire ulteriori conseguenze.

Lara Luciano

Instagram