La guerra in Etiopia oggi: cosa dobbiamo sapere

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Di Maria Paola Pizzonia

Non dimentichiamoci della tremenda guerra che sconvolge l’Etiopia, qui riassunta fino ad oggi sin dalle sue radici storiche.

Tra il 2021 e il 2023, tre conflitti hanno reso questo periodo il più violento dalla fine della guerra fredda. Lo afferma il rapporto “Conflict trends: a global overview 1946-2023” realizzato dalla ricercatrice Siri Aas Rustad per il Peace Research Institute di Oslo (Prio). Queste guerre sono quelle in Ucraina, nella Striscia di Gaza e in Etiopia. Solo nel 2022 sono stati registrati 122.000 morti sui campi di battaglia, in 59 conflitti che hanno interessato 34 paesi. Nel 2023 circa 21.000 persone sono morte in conflitti “non statali” e altre 10.200 in episodi di violenza unilaterale compiuti da forze statali o milizie.

La diffusione dei conflitti è confermata anche dal rapporto “Global trends 2024” dell’Unhcr, secondo cui il numero di persone costrette alla fuga ha raggiunto un record di 120 milioni di profughi e sfollati nel maggio 2024. Contribuiscono a questo dato il conflitto in Sudan, con 10,8 milioni di persone sradicate, e quelli nella Repubblica Democratica del Congo e in Birmania.

Sulla guerra in Etiopia:

L’Etiopia, una delle nazioni più antiche del mondo, ha una storia complessa e turbolenta caratterizzata da numerosi conflitti. Situata nel Corno d’Africa, l’Etiopia ha affrontato guerre di diversa natura e scala, dalle battaglie contro le potenze coloniali europee alle guerre civili interne e ai conflitti regionali. Ogni conflitto ha lasciato un segno profondo nel tessuto sociale e politico del paese. Questa panoramica storica esplora le principali guerre che hanno coinvolto l’Etiopia, esaminando le loro cause, sviluppi e conseguenze, fornendo un contesto per comprendere le dinamiche attuali della nazione.

Secondo il rapporto del Prio (Peace Research Institute di Oslo), l’Africa è la regione con il maggior numero di guerre. Essa ha 28 zone di conflitto. Inoltre i conflitti nel continente sono quasi raddoppiati nell’ultimo decennio. Si stima che tra il 2021 e il 2023 abbiano causato oltre 330.000 morti. Nei conflitti tra stati, le vittime globali degli ultimi tre anni ammontano a circa 600.000.

Più di 286.000 morti sono attribuibili alla guerra nel Tigrai (2020-2022), dove le forze del governo etiope hanno combattuto contro le milizie ribelli tigrine. La guerra è stata poco coperta dai media internazionali a causa del blocco delle comunicazioni e del divieto di accesso imposto dal governo.

Un po’ di storia:

La storia della guerra in Etiopia è complessa e coinvolge vari periodi e contesti storici. Ecco una breve panoramica delle principali guerre che hanno coinvolto l’Etiopia:

  1. Guerre contro il colonialismo italiano (Fine XIX – Inizio XX secolo):
    • Prima Guerra Italo-Etiopica (1895-1896): Questa guerra fu combattuta tra il Regno d’Italia e l’Impero Etiope. Le tensioni nacquero quando l’Italia cercò di espandere il proprio impero coloniale nell’Africa orientale. La guerra culminò nella battaglia di Adua, dove le forze etiopi guidate dall’Imperatore Menelik II inflissero una sconfitta decisiva agli italiani, preservando l’indipendenza dell’Etiopia.
    • Seconda Guerra Italo-Etiopica (1935-1936): In questa guerra, l’Italia fascista, sotto Benito Mussolini, invase l’Etiopia. Nonostante la resistenza etiope, l’Italia riuscì a occupare il paese, annettendolo al proprio impero. L’occupazione durò fino al 1941, quando le forze alleate durante la Seconda Guerra Mondiale liberarono l’Etiopia.
  2. Guerra civile etiope (1974-1991):
    • Questa guerra scoppiò dopo la caduta dell’Imperatore Haile Selassie nel 1974, seguita dall’instaurazione di un regime marxista-leninista, il Derg, guidato da Mengistu Haile Mariam. La guerra civile fu caratterizzata da violenze interne, carestie e una brutale repressione del dissenso. Il conflitto terminò nel 1991 con la caduta del Derg e la presa di potere del Fronte Democratico Rivoluzionario del Popolo Etiope (EPRDF).
  3. Guerre regionali e conflitti recenti:
    • Guerra Etiopia-Eritrea (1998-2000): Questo conflitto scoppiò per dispute territoriali tra l’Etiopia e l’Eritrea, dopo che quest’ultima ottenne l’indipendenza nel 1993. La guerra fu devastante e portò a decine di migliaia di morti, senza risolvere completamente le tensioni tra i due paesi.
    • Conflitto del Tigrè (2020-2022): Questo recente conflitto coinvolge il governo federale etiope e le forze regionali del Fronte di Liberazione del Popolo del Tigrè (TPLF). Il conflitto è scoppiato nel novembre 2020 e ha causato una grave crisi umanitaria, con accuse di crimini di guerra da entrambe le parti. Un cessate il fuoco è stato dichiarato nel 2022, ma la situazione rimane tesa.

Questi conflitti sono stati influenzati da una combinazione di fattori interni ed esterni, tra cui il colonialismo, le lotte per il potere politico, le rivalità etniche e regionali, e le interferenze straniere.

La Guerra in Etiopia e il Tigrai:

La guerra nel Tigrai, scoppiata nel novembre 2020, ha visto scontrarsi le forze governative etiopi e i loro alleati contro le milizie ribelli legate al Fronte di Liberazione del Popolo del Tigrè (TPLF). Questo conflitto, che ha provocato oltre 286.000 morti, si è inserito in un contesto di tensioni etniche e politiche in Etiopia. La guerra è stata caratterizzata da violenze estreme, crimini di guerra e presunti atti di genocidio contro la minoranza tigrina, come evidenziato da rapporti di organizzazioni internazionali.

Il conflitto nel Tigrai è ufficialmente concluso, ma ha lasciato gravi conseguenze. Non c’è ancora stata giustizia per le vittime: un rapporto del New Lines Institute sostiene che le parti in conflitto abbiano commesso crimini di guerra e contro l’umanità, compresi atti di genocidio contro la minoranza tigrina. La ricostruzione e il ritorno alla normalità sono ancora lontani. Un reportage di “The New Humanitarian” afferma che le vite degli abitanti del Tigrai sono state distrutte in ogni aspetto, con un costo della ricostruzione di 20 miliardi di dollari. Inoltre, la crisi climatica ha aggravato la situazione: siccità e invasione di locuste hanno dimezzato i raccolti, lasciando più di 4,5 milioni di persone bisognose di aiuti alimentari.

La Guerra in Etiopia e la regione dell’Amhara:

Come scrive la Newsletter dell’Internazionale, “Africana”, le violenze dal Tigrai si sono estese alla regione confinante dell’Amhara, dove le milizie Fano, inizialmente alleate del governo, hanno rifiutato di deporre le armi. Il governo di Addis Abeba combatte queste milizie con metodi sempre più brutali, imponendo lo stato di emergenza e bombardando i ribelli con droni, causando vittime civili. Secondo un’analisi di “Ethiopia Insight”, non ci sono segni di una diminuzione della violenza nell’Amhara, e la ribellione potrebbe portare a un conflitto più ampio, coinvolgendo anche gli Oromo, i due maggiori gruppi etnici dell’Etiopia.

Le conseguenze umanitarie e politiche del conflitto continuano a farsi sentire, e la strada verso la pace e la ricostruzione è ancora lunga e incerta.

Maria Paola Pizzonia, Autore presso Metropolitan Magazine