La leggenda del pescatore che non sapeva nuotare

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Di Redazione Metropolitan

Seconda serata al Teatro Quirino Vittorio Gassman di Roma per la squadra diretta dalla regista Alessandra Fallucchi.

La storica costruzione del Quirino fu eretta nel 1870 per carenza di strutture dedicate allo spettacolo e al debutto il suo palco fu calcato per portare in scena farse popolari e spettacoli dedicati ad un pubblico colto ed elevato.
Oggi la tradizione continua e sulla scena due serate “La leggenda del pescatore che non sapeva nuotare”, spettacolo che nasce dalle interviste fatte a persone reali, le quali raccontano le storie di vita di quattro personaggi diversi, in realtà locali diverse, ma nella medesima Italia.

Quattro persone che parlano di vita quotidiana, racchiudono tutte le vicende più commoventi e più divertenti che ci sono state raccontate dalle persone intervistate nelle diverse cornici italiane. Vengono narrate quattro diverse storie: dal romantico e verace Arturo, pizzaiolo romano della Garbatella degli anni ’40 a Maria, ragazza siciliana appassionata al ballo, sedotta e abbandonata da un soldato americano sullo sfondo di una Palermo devastata dai bombardamenti; lo spettacolo prosegue con Regina, ragazza napoletana bella e corteggiata, ma disillusa dall’amore, per finire con il calabrese Salvatore, pescatore di lunga tradizione familiare, che, come recita il titolo, non sapeva nuotare.

Lo spettacolo è interpretato, suonato e cantato dal vivo per rendere più realistica la narrazione, tramite cori polifonici e strumenti tipici della tradizione folcloristica autoctona.
L’avvicendarsi di questi racconti riporta alla luce un mondo che sembra ormai passato, remoto, che non esiste più, ma di cui in realtà siamo profondamente permeati e che ci caratterizza, scavando nel nostro intimo più profondo e riesumando le nostre origini.

Di Lorenzo Ponziani e Marco Aquilanti

Applausi al Quirino (PHOTO CREDITS: Gitiesse Artisti Riuniti)