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La NASA ha simulato l’arrivo di un asteroide sulla Terra

La NASA ha organizzato una simulazione che ha coinvolto anche la ESA per attivare gli scienziati in una esercitazione più realistica possibile su quello che si dovrebbe fare in caso dell’arrivo di un asteroide sulla Terra.

Di giorno in giorno i ricercatori scoprivano qualcosa in più sul grosso corpo celeste e di giorno in giorno tracciavano con precisione sempre maggiore la sua traiettoria. Lo scopo dell’esercitazione era mettere in pratica tutte le tecnologie e gli strumenti che abbiamo per proteggerci da una potenziale calamità del genere e soprattutto imparare a collaborare tra diversi gruppi di analisi.

“Questi esercizi alla fine aiutano la comunità di difesa planetaria a comunicare tra loro e con i nostri governi per garantire che siamo tutti coordinati nel caso in cui una potenziale minaccia da impatto venisse identificata in futuro”, ha detto in un comunicato stampa Lindley Johnson.

Il risultato

Risultato? Abbiamo fallito e l’impatto ha distrutto metà del continente europeo. I ricercatori hanno decretato che al momento le nostre tecnologie non sono abbastanza avanzate per intervenire in una situazione del genere, soprattutto avendo “soli” 6 mesi di anticipo. Non abbiamo avuto tempo di organizzare una missione per far esplodere la famosa bomba nucleare e neanche i mezzi. Ed evacuare un continente si è rivelata una mossa molto più problematica del previsto.

Al momento l’unica strategia che la NASA reputa valida contro un asteroide che ci punta è sparargli addosso un’astronave, sperando di virare leggermente la sua traiettoria e così facendolo spostare sempre di più dalla sua orbita, fino a mancarci. Bisogna stare pronti perché la prossima volta potrebbe non essere un gioco di ruolo così ben congegnato ma una terribile realtà.

La NASA ha realizzato scenari simili sette volte tra il 2013 e il 2021, e ogni esercizio includeva variabili diverse per preparare gli scienziati a nuove situazioni.

Giulia Di Maio

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