Emanuela Del Re, esponente del M5S, viene nominata rappresentante speciale dell’Ue per il Sahel. Un ruolo strategico che potrebbe portare allo sbarco di Giuseppe Conte alla Camera.
Del Re rappresentante speciale dell’Ue per il Sahel
Il Comitato politico e di sicurezza dell’Ue ha nominato Emanuela Del Re rappresentante speciale dell’Ue per il Sahel. L’incarico inizierà dal primo luglio. Il nome dell’ex viceministra è stato avanzato da Josep Borrell, Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, grazie anche alla regia di Luigi Di Maio. Un domino politico che parte da Bruxelles, arriva in Africa e finisce a Roma. Un domino che parte in queste ore con il primo tassello di uno scacchiere più ampio e che tocca sia la politica internazionale sia quella italiana.
La donna si è spesso focalizzata nella sua attività su migrazioni e rifugiati. Solo lo scorso novembre ricordava: “I Paesi del Sahel sono cruciali per la gestione del fenomeno migratorio quali Paesi di transito dei flussi di migranti verso l’Europa”. E sottolineava: “La geografia fisica, politica ed umana fanno del Sahel la vera frontiera dell’Europa”. Del Re è deputata del Movimento, eletta nel 2018 nel collegio uninominale di Roma Primavalle.
Si ipotizza un approdo di Giuseppe Conte alla Camera
La nomina europea potrebbe avere riflessi inattesi in Italia. Con le dimissioni da parlamentare di Del Re si libererebbe un seggio a Montecitorio. Giuseppe Conte in questo modo potrebbe entrare a pieno titolo nel gruppo parlamentare dei Cinque Stelle. Per il ministro degli Esteri sarebbe anche un modo per spezzare le voci che lo vedono come un antagonista al nuovo corso al Movimento 5 Stelle dell’ex premier.
Conte in campo per rinsaldare alleanza con i dem
Conte si dovrebbe candidare per correre alle suppletive di autunno. L’ex presidente del Consiglio dovrà sciogliere la riserva in tempi rapidi. La sua eventuale discesa in campo avrebbe anche uno scopo politico: rinsaldare l’alleanza con i dem al fine di inserisrsi in un quadro politico che permetta di andare oltre le Comunali. Pd e Cinque Stelle in questi due casi correrebbero insieme, supportandosi l’un l’altro: un test per portare i due leader in Parlamento e cementare il patto in vista dei futuri impegni.
Gaia Radino