A partire da Mercoledì 13 Febbraio, La paranza dei bambini verrà distribuito nelle sale cinematografiche di tutta la penisola. Tratto da un romanzo di Roberto Saviano, il film narra le vicende di sei ragazzi napoletani che cercano arrivare ai vertici della malavita locale.

la paranza dei bambini
La sessantanovesima edizione del Festival del cinema di Berlino (foto dal web)

Molti sono i significati di Paranza. Una piccola imbarcazione usata per la pesca, una frittura di pesci di piccolo taglio. Nel gergo camorristico il termine paranza indica un gruppo armato di ridotte dimensioni, una dozzina d’uomini al massimo.

Unico film italiano in concorso alla sessantanovesima edizione del Festival del cinema di Berlino è La paranza dei bambini. Diretto da Claudio Giovannesi e tratto dall’omonimo romanzo di Roberto Saviano, racconta una triste realtà del nostro Meridione, il fenomeno di quelle che sono state definite, per usare un’espressione giornalistica, baby gang.

la paranza dei bambini
Credits to. LaFeltrinelli Editore

Il centro storico di Napoli è stato, fino ai primi anni novanta, sotto il controllo di clan camorristi saldamente radicati nel territorio e con una forte struttura organizzativa. Al termine della feroce guerra tra la Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo e la Nuova Famiglia, guidata dai Clan Nuvoletta e Bardellino, un forte vuoto di potere è stato lasciato nei quartieri centrali del capoluogo partenopeo, mentre gli interessi dei grandi clan si sono spostati altrove, verso quartieri periferici e il Nord Italia.

In questo contesto è emerso il fenomeno delle baby gang. Gruppi organizzati di adolescenti che, provenienti da condizioni estremamente disagiate (famiglie povere e affiliate alla Camorra, genitori afflitti da problemi con la giustizia), vedono Napoli come il Far West e la loro scalata al potere come un’ultima impresa romantica da realizzare.

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Foto dal web

Girato interamente a Napoli ed ambientato nel Rione Sanità, il film farà inevitabilmente discutere. È giusto raccontare la storia di chi vive quotidianamente questa condizione sociale, pur con il rischio di glorificare personaggi ambigui, alimentando ulteriormente il fenomeno? Noi di Metropolitan aspettiamo trepidanti la sua uscita nelle sale.