La politica la fanno le donne in America: sfida tra 25 candidate per le due anime politiche USA

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Di Maria Paola Pizzonia

Una svolta politica dove le donne sono protagoniste in America. Chi sono 25 le candidate alla guida degli Stati? Su cosa si basa lo scontro su diritti e idea di democrazia?

Nelle elezioni per il Congresso c’è un numero record di candidate donne. Ma non solo, tra i record vediamo anche quello di persone razzializzate. Senza contare il candidato Cherokee, vediamo un grande numero di persone di colore.

I volti di questa nuova America:

Abbiamo 318 per i 535 seggi disponibili tra Camera (rinnova per intero) e Senato (rinnovato per un terzo).

Di queste 318, 117 sono donne di colore. Il precedente primato risale alle elezioni di Midterm del 2018, quando scesero in campo 257 donne. Tra le possibili novità Candace Valenzuela, che se vincesse nel 24/mo distretto in Texas diventerebbe la prima mix latino-americana e di colore al Congresso.

Cori Bush, una infermiera progressista che si è distinta nelle proteste contro la brutalità della polizia a Ferguson nel 2014, potrebbe invece diventare la prima donna afroamericana a rappresentare il Missouri al Congresso.

La democratica Maura Healey è la prima donna e la prima candidata apertamente gay ad essere eletta governatrice del Massachusetts. Healey ha sconfitto il candidato repubblicano sostenuto da Donald Trump Geoff Diehl.

Infine Joyce Elliot, senatrice statale dell’Arkansas, potrebbe divenire la prima esponente afroamericana di questo Stato al Congresso.

La democratica Becca Balint entrerà nella storia come la prima donna eletta al Congresso nel Vermont. Balint, secondo la Cnn, ha sconfitto per il seggio alla Camera dei rappresentanti il candidato del Gop, Liam Madden. Con la sua vittoria, Balint diventerà anche la prima persona Lgbtq eletta al Congresso nel Vermont.

Attualmente al Congresso siedono 127 donne, di cui 48 di colore.

Una politica di donne e minoranze o sempre la solita America?

Sono tutte ottime notizie, ma la rappresentanza spesso è solo un passaggio iniziale per la modifica delle politiche del paese. La stessa Kamala Harris in quanto donna e personalità razzializzata non è necessariamente baluardo del progressismo, come dimostrano le sue politiche in tema di sicurezza negli USA degli scorsi anni, di cui parlerò qui.

Si attende che i nuovi esponenti della classe politica USA non siano solo rappresentanti di minoranze, ma si impegnino a proteggerle.

Articolo di Maria Paola Pizzonia

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