Cultura

La rabbia, solo la punta dell’iceberg

La rabbia è un’emozione ancestrale, carica di energia animale. Insieme alla gioia e al dolore, si manifesta fin dai primi giorni di vita. E’ una di quelle sei emozioni individuabili nell’espressione facciale di tutte le persone (e anche negli animali) e similmente riprodotta su tutti i visi. E’ ben radicata in noi… ma perché a volte si attiva così repentinamente?

Molti psicologi affermano che la rabbia è solo la punta dell’iceberg. Infatti, in essa si condensano molte altre emozioni, quali la solitudine, la paura, la frustrazione… Ad esempio, la frustrazione che si prova nel momento in cui ci viene a mancare il soddisfacimento di un bisogno, ci induce a provare una forte tensione, che si manifesta in un attacco, verbale o fisico, contro l’oggetto che si suppone ci abbia recato tale impedimento.

“Perché la nostra vita è dominata dalla scontentezza, dall’angoscia, dalla paura della guerra, dalla guerra?” Pier Paolo Pasolini si domanda e ci risponde con un film che fece la storia, ‘La Rabbia’ (1963). “Se non si grida viva alla libertà umilmente […ridendo, con amore…] , non si grida viva alla libertà. Voi figli dei figli gridate con disprezzo, con rabbia, con odio, viva la libertà. Questo sappiate figli dei figli.”

scena tratta da ‘La Rabbia’ di Pasolini, 1963

Anni di guerre vissute sulla propria pelle non dissetano ancora la brama di potere. I conflitti tra bianchi e neri persistono e il sistema economico segue la scia dello sviluppo delle macchine, senza tener più conto dello sviluppo etico dell’uomo. Pier Paolo Pasolini parla di proletari, noi parliamo di persone, che sempre più vivono nell’ alienazione. A causa di questi meccanismi l’individuo accumula molta rabbia che viene espressa principalmente in due maniere, contro il diverso e contro se stessi.

Il diverso evade da ciò che è permesso secondo la morale comune, mostrando la relatività della realtà. Per paura, nell’individuo contrariato dall’incontro col diverso cominciano a nascere quei sentimenti che vengono denominati come la triade dell’ostilità, ovvero disgusto, disprezzo e rabbia. Essi portano spesso a minare il diverso con “attacchi” sistematici volti alla sua eliminazione o quanto meno all’isolamento, così da confinare il fenomeno ed etichettarlo come dannoso. Quando invece un individuo, maggiormente consapevole rispetto alla grande massa, sceglie in base a principi fornitigli dal sistema capitalistico (che possono essere sintetizzati in: vivere in funzione del guadagno, ragionare solo secondo i propri interessi e privilegiare l’avere all’essere) si accorge di compiere azioni eticamente sbagliate, la coscienza comincerà a parlare e non sempre verrà ascoltata con tranquillità.

Copertina della ‘La Rabbia’ di Zero Calcare

Il Grillo-parlante gracchia: “E se non là [a scuola], perché non impari almeno un mestiere, tanto da guadagnarti onestamente un pezzo di pane?” “Vuoi che te lo dica?” replicò Pinocchio, che cominciava a perdere la pazienza. “Fra i mestieri del mondo non ce n’è che uno solo che veramente mi vada a genio.”

“E questo mestiere sarebbe?”

“Quello di mangiare, bere, dormire, divertirmi e fare dalla mattina alla sera la vita del vagabondo.”

“Per tua regola” disse il Grillo-parlante con la sua solita calma “tutti quelli che fanno codesto mestiere, finiscono quasi sempre allo spedale o in prigione.”

“Bada, Grillaccio del mal’augurio!… se mi monta la bizza, guai a te!…”

“Povero Pinocchio! mi fai proprio compassione!…”

“Perché ti faccio compassione?”

“Perché sei un burattino e, quel che è peggio, perché hai la testa di legno.”

A queste ultime parole, Pinocchio saltò su tutt’infuriato e preso di sul banco un martello di legno, lo scagliò contro il Grillo-parlante. (Dialogo tratto da Pinocchio di Carlo Lorenzini detto Collodi).

Se l’uomo non sa come trasformare la rabbia, allora sarà la rabbia a trasformare l’uomo in un mostro… o a farlo urlare sul palco con gli Slipknot “People=Shit”. Gli Slipknot, una band heavy metal statunitense formatasi nel 1995, sono una banda di mostri rabbiosi che non spereresti mai di incontrare nelle buie strade della tua città. Incutono così tanta paura, che mentre ascolti le loro canzoni, ti guardi intorno per vedere se la loro potenza espressiva abbia evocato qualche creatura dall’oltretomba.

Slipknot

Nessuna creatura… forse è in te che hanno evocato segreti mostruosamente celati.

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