Una delle preoccupazioni più diffuse negli ultimi mesi è quella che ha riguardato l’innalzamento dei tassi di interesse applicati ai mutui, e in particolare a quelli a tasso variabile. Questa tipologia di mutuo offre la possibilità di beneficiare (o di subire) le oscillazioni dei tassi di interesse.
Il punto è che, con l’inflazione verificatasi negli ultimi anni, moltissime persone si sono ritrovate a dover pagare cospicui aumenti sulla rata. Come comportarsi in questi casi? Sicuramente non bisogna andare in panico, né tantomeno prendere decisioni impulsive.
In secondo luogo suggeriamo di leggere con attenzione questo nostro approfondimento, nel quale spiegheremo le principali soluzioni per risolvere il problema, come la surroga, la rinegoziazione ed il consolidamento.
Come funziona la surroga del mutuo?
La surroga del mutuo è un’opzione che consente di trasferire il proprio mutuo in corso da una banca all’altra, al fine di beneficiare di condizioni più vantaggiose, come un tasso di interesse più basso o una durata diversa del finanziamento. Questo processo può essere richiesto quando il quadro finanziario cambia e si ha difficoltà nel gestire l’importo della rata.
Per intraprendere questa strada, è necessario informarsi presso varie banche e consultare le condizioni offerte. In questi casi è utile affidarsi a siti di comparazione specializzati, che consentono di comparare le proposte di mutuo surroga di moltissimi istituti di credito sulla base delle proprie esigenze specifiche.
Una volta scelta la banca che offre le condizioni migliori, si potrà informare la propria del desiderio di trasferire il muto. Ci vorrà un preavviso di almeno trenta giorni, nonché l’invio di una raccomandata con tutti i dati del caso e l’avvio delle comunicazioni con la nuova banca. A quel punto verrà firmato un nuovo contratto e il mutuo sarà trasferito.
È importante notare che la surroga del mutuo è gratuita e che le banche non possono applicare commissioni per questo servizio. In alcuni casi potrebbe verificarsi che la banca originaria tenti di trattenere il cliente, magari offrendo condizioni migliori tramite una rinegoziazione del mutuo.
Cosa comporta valutare una rinegoziazione?
La rinegoziazione si distingue dalla surroga, perché comporta la modifica delle condizioni del contratto con la stessa banca. Mentre con la surroga si trasferisce il mutuo a un’altra banca che offre condizioni migliori, con la rinegoziazione si lavora direttamente con la banca originaria per modificare il tasso di interesse, la durata del mutuo o altri termini contrattuali.
Questo può essere utile per adattare il mutuo alle nuove esigenze finanziarie o al cambiamento delle condizioni di mercato. Anche la rinegoziazione non comporta costi aggiuntivi per il mutuatario e può coinvolgere la modifica del tasso di interesse, la durata del mutuo o altri termini contrattuali.
E se i debiti sono troppi?
Quando ci si trova in una situazione di debiti elevati si possono valutare varie opzioni in base al caso. Una delle più diffuse è quella del consolidamento dei debiti, cioè un metodo che consiste nell’ottenere un unico prestito che copre tutti i debiti esistenti.
In questo modo il debitore si trova a gestire una sola rata mensile anziché diverse. Il consolidamento può aiutare a semplificare la gestione dei pagamenti e, in alcuni casi, può anche ridurre il costo complessivo dei debiti, ad esempio attraverso l’applicazione di un tasso di interesse più basso o l’estensione della durata del finanziamento.
Il mutuo di consolidamento è un’opzione per coloro che desiderano ottenere liquidità per coprire spese o debiti esistenti. Questo tipo di mutuo consente di unire diversi debiti in un’unica rata di pagamento, rendendo più gestibile il rimborso. Tuttavia, è importante valutare attentamente le condizioni del mutuo di consolidamento e confrontarle con quelle dei debiti esistenti per assicurarsi che sia davvero conveniente.