La regina Rania di Giordania ha comunicato la morte di Faisal Al-Yasin: “Caro papà riposa in pace”

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Di Redazione Metropolitan

La regina Rania di Giordania ha comunicato la morte del padre Faisal Al-Yasin con un toccante post su Instagram: “Caro papà, riposa in pace”.

La regina Rania di Giordania è in lutto per la morte del padre

La regina Rania di Giordania è in lutto per la morte del padre Faisal Al-Yasin, scomparso lo scorso venerdi a 88 anni. «Caro papà, riposa in pace», ha scritto la sovrana pubblicando su Instagram una foto in cui l’uomo sorride felice. Re Abdallah II da parte sua ha proclamato sette giorni di lutto e diffuso un comunicato in cui esprime il suo dolore per la morte di Faisal, nonno dei quattro figli avuti da Rania: il principe ereditario Hussein, la principessa Imán, la principessa Salma, e il principe Hashem.

La notizia della morte di Faisal arriva in un momento difficile per la corte giordana

Faisal Al Yasin, nato nel 1934 in Cisgiordania, prese una laurea in Medicina all’Università del Cairo e una specializzazione in chirurgia e pediatria nell’Irlanda del Nord, nel 1961, quando lavorava in Kuwait, diventò uno dei primi medici arabi a ottenere una licenza per poter aprire la propria clinica. Proprio in Kuwait Faisal Al-Yasin e sua moglie Ilham Yassin ebbero i loro tre figli: Dina, Rania e Magdi.

La notizia della morte di Faisal, arriva in un momento difficile per la corte giordana. Re Abdallah nei giorni scorsi è stato operato per un’ernia del disco in Germania, ma sono soprattutto gli intrighi di corte a preoccupare il sovrano. Nel 2021 il fratellastro Hamzah bin Hussein, figlio del defunto re Hussein e della sua quarta moglie Noor, è stato arrestato per un tentativo di colpo di Stato contro Abdullah II. Hamzah voleva riprendersi il posto che considerava suo. Dopo la morte di re Hussein nel 1999, infatti, Abdullah gli aveva levato il titolo di principe ereditario per assegnarlo a suo figlio Hussein.

Lo scorso marzo Hamzah si è pubblicamente scusato col fratellastro dicendosi pronto a rinunciare al titolo di principe. “Ho sbagliato, Vostra Maestà, e sbagliare è umano”, si legge in una lunga lettera pubblicata su Twitter. “Pertanto, sono responsabile delle posizioni che ho assunto e dei reati che ho commesso contro Vostra Maestà e il nostro paese negli ultimi anni, culminati negli eventi del caso di sedizione. Cerco il perdono di Vostra Maestà, sapendo che lei è sempre stato molto indulgente”.

Il perdono è stato rifiutato illustrando una lettera al popolo giordano in cui ha dettagliato i “comportamenti distruttivi” del fratellastro, infatti il sovrano pochi giorni fa ha sottolineato in maniera molto convinta che Hamzah “non cambierà mai“. Dunque, il decreto con cui lo ha punito dopo la congiura – confinandolo nel suo Palazzo e limitando i suoi contatti con l’esterno – resta in vigore. Re Abdullah ha affermato che fornirà al fratellastro Hamza “tutto ciò di cui ha bisogno per assicurare una vita dignitosa“. Ma non gli restituirà “lo spazio che ha usato per minare il Paese, le sue istituzioni e la sua famiglia e per mettere in pericolo la stabilità della Giordania”.

Valeria Muratori

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