“I biondi sono poco intelligenti e meno attraenti dei mori.”
“I biondi non hanno carattere.”
“I biondi non imprimono un loro marchio di fabbrica.”
“Belli da vedere, ma…”
Adesso basta. Diamoci, tutti, una regolata. Le frasi riportate nell’introduzione di questo articolo sono tristemente note per chi nasce con la fortuna/sfortuna di possedere una chioma gialla che adorna il proprio capo. Chiamatela “difesa a spada tratta della categoria” ma la cromatura bionda è, da sempre, oggetto di facili prese per i fondelli dai possessori di capelli neri, rossi o castani. Cosa c’è di vero nelle invettive proferite poco prima? Assolutamente nulla, ovviamente. I capelli biondi fecero la loro comparsa sulla Terra, secondo la scienza, circa 10.000 anni fa verso la fine dell’era glaciale. Secondo un recente studio dell’università di Edimburgo, la diffusione del biondismo è dovuta ad una selezione sessuale. Un dato a sostegno di questa teoria è la rapida espansione dei capelli biondi in determinate aree come il Nord Europa, infatti senza una precisa selezione i biondi avrebbero necessitato di 850.000 anni per prevalere sulla popolazione bruna.
Qui, però, non siamo a “Passaggio a Nord-Ovest” ed il relatore di questo scritto, purtroppo per voi, non si chiama Alberto Angela. Questo pezzo non vuole raccontarvi la storia e la genetica che ha contraddistinto l’avanzata, spesso osteggiata in varie epoche e credenze, del biondismo bensì vorrebbe creare una lente d’ingrandimento sui personaggi biondi che inevitabilmente sono riusciti ad emozionare o far innamorare gli amanti degli anime. Nel cinema, sarebbe troppo semplice: basterebbe nominare Brad Pitt, Leonardo Di Caprio, Robert Redford per arrivare ai “recentissimi” Chris Hemsworth, Chris Evans e Benedict Cumberbatch. “Non imprimono un marchio di fabbrica”, eh?
Va bene, sono stato scorretto. Lo ammetto. La lista degli attori biondi di successo potrebbe far impallidire tutte le categorie restanti. È troppo facile, probabilmente. Siamo qui per giocare, quindi alziamo un po’ il tiro. Rendiamo questo scritto ancor più interessante. Aggiorniamo la contesa con altri ingredienti sfiziosi. Se analizzassimo la componente “gialla” degli anime gettando un focus sulle figure bionde di spicco del mondo animato? Personaggi forti, caratterizzati in modo eccellente, dai forti ideali che hanno indissolubilmente impresso nella memoria di tutti un messaggio sommerso che, spesso, riecheggia negli anfratti più tetri e nascosti della nostra mente: i biondi, in fin dei conti, non sono così male. Dunque, andiamo a scoprire qualche personaggio biondo che ha fatto innamorare diverse generazioni.
1) LADY OSCAR
Mettiamo immediatamente in campo l’artiglieria pesante per dissipare i dubbi? Dai, facciamolo. Una delle migliori esponenti dell’universo biondo degli anime è certamente Oscar François de Jarjayes, conosciuta ai più come Lady Oscar. Riyoko Ikeda, disegnatrice del manga trasposto in cartone animato, si è ispirata alla biografia della regina Maria Antonietta scritta dall’austriaco Stefan Zweig. Davvero serve una presentazione per la protagonista del manga “La rosa di Versailles” che spopolò sotto forma di anime anche in Italia? Va bene, non lasciamo tarli in giro, sono fastidiosi. Lady Oscar è una ragazza bella, forte, sensibile e capace che nasconde sotto il suo aspetto mascolino e rude una fragilità tutta da scoprire: nata da una famiglia nobile ed educata come un uomo fin da piccina, Oscar diventerà comandante della Guardia Reale beffando numerosi (ed invidiosi) maschietti generando diverse gelosie fra le cortigiane di corte che vedranno nella sua figura una scheggia impazzita che potrebbe minacciare il loro status sociale. L’eroina bionda è un mix di forza, audacia, strategia militare, fierezza e senso di dovere incrollabile che, per quasi tutto l’anime, offuscherà l’amore per Andrè, suo amico fraterno. Oscar reprime il suo lato femminile senza mai dimenticarlo: la valente condottiera, infatti, riuscirà a sostituire spada e pistola con diademi e vestiti da sera sfoggiati nella sala da ballo dello sfarzoso palazzo di Versailles, sede della corona francese. Niente male per una bionda, no?!
2) HERIC
Impatto minore ma segnante. Non è letteralmente un combattente ma la vita, nonostante la giovane età, ha plasmato il carattere del secondo biondo di questa speciale classifica. Schiere di ragazzine (e non solo) innamorate di questa figura tanto austera quanto dolce, a volte. Non è certo una novità, almeno per la generazione degli anni ’90: Akito Hayama (Heric nel cartone animato) è stato (è ancora) il sogno proibito di tutti gli appassionati del manga “Il giocattolo dei bambini” creato da Miho Obana. La figura di Heric si contrappone alla vera, indiscussa, protagonista del manga e del cartone animato: Rossana Kurata, per gli amici Sana. Il ragazzo biondo è un tipo schivo, dalle emozioni indecifrabili, scontroso, musone, glaciale e risoluto con un chiaro e preponderante marchio di fabbrica: lo sguardo. Il suo labirinto interiore è quasi impossibile da percorrere per chiunque si rapporta alla sua figura. Soltanto Sana riuscirà, con la poca pazienza a disposizione e con punte di spiccata solarità, a far breccia nel suo cuore diventando prima amica, poi confidente per trasformarsi in seguito in qualcosa di più profondo. Un amore tormentato, il loro, in grado di appassionare con alti magici e bassi monumentali l’occhio e la mente dello spettatore. Akito, d’altronde, non è un carattere facile: la madre morì dandolo alla luce, il padre per soffocare il dolore decise di aumentare a livello esponenziale le ore lavorative risultando sempre assente mentre la sorella maggiore addebiterà la prematura scomparsa della figura materna proprio al fratellino. Capo della banda di bulli che terrorizza la classe di Sana e gli insegnanti, il giovane si aprirà totalmente alla ragazzina attrice per la prima volta nella sua vita. Biondo, carattere indomabile forte ed austero capace di nascondere nei cassetti più segreti della sua personalità tutte le emozioni e le dolcezze di cui è capace. Chi non vorrebbe nella sua vita un potenziale Heric? Un altro biondo incredibile: saremo mica tutti ubriachi?
3) BART E LISA SIMPSON
La famiglia più famosa d’America (probabilmente del mondo) ha generato figli biondi! Poco importa se nell’universo dei Simpson la cromatura gialla sia imperante: Bart e Lisa sono esponenti valenti del biondismo! Marge, madre dei ragazzi, possiede una folta chioma blu mentre Homer, adorabile trincone e padre della coppia di fratelli, era castano. Almeno prima di strapparsi i capelli per “colpa” delle gravidanze della moglie. Pelle gialla ma capelli diversi: nella serie animata dei Simpson, ogni personaggio è caratterizzato da un colore diverso del cuoio capelluto. Quindi, non provateci minimamente: Bart la canaglia e l’intelligente Lisa sono biondi. Il caso è chiuso. Coppia comica, sentimentale e briosa che è riuscita, negli anni, a regalare momenti di ilarità indimenticabili ed emozioni inaspettate tanto forti da restare vivide nella memoria di tutti i fans. Il primogenito dei Simpson è un ragazzino vivace, estroverso, dispettoso, sicuro di sé, poco intelligente ma estremamente sensibile quando l’occasione lo richiede. Un bullo dal cuore tenero che ostenta cinismo per donarsi un tono nella spietata scuola elementare di Springfield. La secondogenita, invece, è l’opposto del fratello: dotata di un’intelligenza estrema, Lisa nasconde nella sua passione viscerale per lo studio tutta la sua insicurezza. La ragazzina è la meno popolare della scuola, è costantemente presa di mira dai teppisti per la sua supponenza. È la cocca indiscussa dei maestri, faro del direttore Skinner che spesso chiede consigli alla bambina. Dotata di una sensibilità e di un senso della giustizia estremi, Lisa spesso cozzerà con il fratello creando diverse diatribe nella story-line dell’anime. Cosa succede, però, quando l’amore fraterno riesce a fondere negli intenti i due ragazzini? La magia. Bart e Lisa riusciranno spesso, unendo le rispettive forze, a raggiungere traguardi inimmaginabili. Due fratelli biondi al potere.
4) BUNNY ALIAS SAILOR MOON
Altra combattente. Altra bionda. Altra eroina monumentale dell’accoppiata manga-anime. Chi non conosce il manga “La bella ragazza guerriera Sailor Moon” creato da Naoko Takeuchi all’inizio degli anni novanta? In Italia, le reti Mediaset hanno trasmesso il fortunato cartone animato sotto il semplice nome di “Sailor Moon“. Usagi Tsukino (Bunny nell’anime) è una ragazzina delle scuole medie simpatica, dolce, goffa e sognatrice che vedrà cambiare la propria vita (ma non abitudini) dopo aver incontrato una strana gatta dal manto blu notte di nome Luna. L’intelligente felino conferirà alla ragazza bionda una spilla che la trasformerà nella guerriera sailor, unico baluardo del mondo contro l’invasione del male. La leader delle “combattenti che vestono alla marinara” dovrà abbandonare la spensieratezza per calarsi quasi totalmente nell’arduo e gravoso compito commissionato dalla gatta. L’amicizia delle altre guerriere sailor sarà determinante nella crescita della bionda che, nelle sue avventure, troverà anche l’amore di Mamoru Chiba (Marzio nella serie animata che combatte sotto il nome di Milord) scoprendo di essere la regina Serenity del Regno della Luna. Eroina, ultima speranza della Terra contro le mire espansioniste del Regno Oscuro e regnante inconsapevole di un mondo arcaico: Bunny incarna perfettamente l’abbandono dell’età infantile a vantaggio di un periodo critico, ricolmo di nuove e difficili sfide adulte da superare con estrema fermezza e sicurezza. “Le bionde sono tutte stupide!” No, sono principesse guerriere tanto forti quanto sentimentali…
5) EDWARD ELRIC
Guerrieri, eroine e semplici ragazzi in grado di far emozionare le teenagers non vi bastano? Passiamo ai soldati alchimisti? Non ci facciamo mancare proprio nulla, dai! Il manga “Fullmetal Alchemist“, dai cui è stata tratta l’omonima serie animata, è il frutto della fantasia di Hiromu Arakawa. Il fortunatissimo fumetto narra le avventure di Edward e Alphonse Elric, due giovani alchimisti in viaggio per trovare la leggendaria pietra filosofale. La roccia dovrebbe far riottenere ai ragazzini i corpi originari persi in una trasmutazione finita male. Durante il loro viaggio scopriranno un piano orchestrato da sette esseri chiamati Homunculus che potrebbe distruggere il Paese se non fermati in tempo. L’universo di Fullmetal Alchemist è ambientato nel 1900 ed il mondo non è certamente ospitale per i due fratelli che dovranno sgomitare per perseguire lo scopo principale della storia rischiando, molto spesso, la vita. Focalizziamoci, però, su Edward: quindicenne cocciuto, irruente, impulsivo, talvolta anche un po’ arrogante e molto tenace. Si dimostra tuttavia spesso anche saggio e gentile con le persone. Nonostante sia ateo pare avvicinarsi molto alla religione e all’idea che gli uomini hanno di essa. La sua triste storia e il fatto che sia rimasto da solo a doversi prendere cura del fratello minore Alphonse, lo portano a maturare molto più del normale, ma senza intaccare la sua natura allegra e spensierata. È un alchimista di Stato che porta con assoluta fierezza il simbolo del suo status: l’orologio d’argento con il leone inciso sopra. Nonostante non sia un corazziere, Edward compensa con un carattere risoluto e fermo che lo supporterà nel suo peregrinare nel mondo. Un bambino dotato, forte, altruista ed irreprensibile. Ah, è biondo anche lui…
6) CRISTAL DEL CIGNO
Ultimo solo per mero caso è Hyoga di Cygnus, cavaliere di bronzo della costellazione del cigno. Il biondo cavaliere dello zodiaco, uno dei protagonisti del capolavoro assoluto di Masami Kurumada noto come “Saint Seiya“, è un clamoroso mix di virtù contrastanti: sentimentale ma spietato in guerra, buono ma irreprensibile contro chi minaccia la Dea Atena e la pace nel mondo e leale ma carnefice dei propri mentori. Il difficile addestramento nelle terre dei ghiacci ha temprato lo spirito di Hyoga (Cristal nell’anime) rendendolo glaciale in combattimento. Il suo spiccato senso della giustizia ed i forti sentimenti che compongono il suo carattere (compassione, bontà d’animo e spirito cavalleresco) si fondono creando un uomo risoluto ma spesso tormentato. Padrone delle energie fredde, Cristal dovrà vedersela con il Maestro dei Ghiacci (guida prima dell’investitura a cavaliere di bronzo) e con Camus dell’Acquario, il cavaliere d’oro che presiede l’undicesima casa del Grande Tempio che, in passato, aveva insegnato il dominio delle energie artiche proprio al maestro del biondino amico di Pegasus, Andromeda, Phoenix e Sirio. L’acquisizione del settimo senso nella corsa alle stanze di Arles, Gran Sacerdote reo di aver attentato alla vita di Lady Isabel, consentirà al cavaliere di avvicinarsi al rango di gold saint. In effetti, come i suoi amici, Cristal indosserà in qualche occasione le sacre vestigia d’oro dell’Acquario, dono centellinato dallo spirito del defunto Camus. Un combattente gentile ma letale in grado di ergersi contro il male con forza, coraggio e passione. Il cigno del Nord è meritevole di chiudere questa speciale classifica che inneggia il biondismo.
Tanti, valenti eroi dai capelli dorati che, purtroppo per voi detrattori, confermano la banalità di certe frasi. Anche nella vita. Potevo raccontarvi della potenza esponenziale acquisita dai Sayan diventati magicamente biondi dopo un percorso da mori, avrei potuto citare la forza di Candy che affronta lutti e malasorte senza perdere il sorriso oppure potevo citare Sanji, il cuoco combattente del manga “One Piece” per avvalorare sempre di più la causa del biondismo ma, evidentemente, avrete certamente intuito tutte le potenzialità nascoste di chi porta con assoluta fierezza il capello biondo. Perché, diciamocelo con estrema franchezza: non tutti i biondi sono come Jhonny Bravo…
ANDREA MARI
Account Twitter autore
Account Facebook dell’autore
Account Twitter ufficiale Metropolitan Magazine Italia
Account Facebook ufficiale Metropolitan Magazine Italia