La chirurgia estetica oggi seduce le menti dei più giovani. L’utilizzo dei social network ci espongono a filtri e maschere di bellezza che puntano ad un archetipo femminile perfetto, ma purtroppo innaturale che porta le giovanissime in maggiore età a ritoccarsi per trovare una forma di consenso dagli gli altri.
La chirurgia estetica cambia la vita di una persona. Può aggiustare dei nostri piccoli disagi cambiando quella parte del corpo che non ci piace, ma allo stesso tempo bisogna considerare che è anche un abuso del tavolo operatorio che potrebbe nuocere gravemente alla salute. I social, ma sopratutto Instagram espongono canoni di bellezza senza cautela a bambine e ragazze, generando degli standard anatomici artefatti che si ottengono tramite la manipolazioni delle immagini.
Il vero filtro bellezza è la distorsione che poi vediamo nella realtà
Utilizzare dei filtri fotografici su Instagram può sembrare un innocente passatempo, quando in realtà per gli adolescenti guardarsi nello schermo con un altra faccia potrebbe esporlo verso spietate distorsioni. Giorgio De Santis ordinario di Chirurgia plastica, Ricostruttiva ed Estetica all’Università di Modena sottolinea come “Correggere la punta del naso, cancellare un brufolo dalla faccia, volumizzare le labbra sullo schermo dello smartphone induce le giovanissime a servirsi della chirurgia plastica per raggiungere velocemente canoni estetici aberranti”. Oggi molte ragazze postano foto con filtri “al punto tale che dopo si guardano allo specchio e non riconoscono il proprio corpo e iniziano a sognare il bisturi” dice De Santis.
Le adolescenti: il desiderio delle labbra gonfie e occhio allungato da cerbiatto
Gli interventi di chirurgia estetica sono concessi in Italia solo dopo aver compiuto la maggiore età salvo pochi e motivati casi, ma in ogni caso le ragazze tormentano i propri genitori con largo anticipo chiedendo di rifare alcune parti del proprio corpo. De Santis sottolinea come la prima cosa che chiedono di rifare sono le labbra piu gonfie e l’occhio allungato a cerbiatto, volendo gambe scolpite e seni enormi. Il Chirurgo afferma che la mastroplastica additiva, che è quella che è finalizzata ad acquisire le maxi taglie, tormenta le ragazza dai 20 ai 25 anni, maturando queste immagini di “bellezza stereotipata in cui c’è il rischio di una progressione o compulsione verso forme di abuso della chirurgia”. Nonostante questo, fare delle scelte cosi premature sopratutto da adolescenti può essere fonte di guai perché potrebbe far perdere la propria identità.
I rischi sulle protesi extra large
“Alcuni chirurghi per avere un decolleté degno di nota impiantano protesi extra large”, spiega il dottore, “inserendo protesi davvero sproporzionate rispetto alle dimensioni del torace”. Avere 200 grammi o 500 nello stesso involucro di pelle è metaforicamente uguale ad avere il 38 di piedi e scegliere un 35 di scarpe. Con questa operazione il seno diventa duro e infiammato, provocando mastiti in gravidanza, producendo con il tempo dimorfismi, e conseguentemente è anche molto frequente il reintervento sui seni eccessivi. La chirurgia estetica può essere vista come un qualcosa che ci permette di sentirci meglio con noi stessi levando qualcosa che non ci piace e socializzare, ma bisogna tenere in considerazione cosa vi è dietro per fare scelte che favoriscono la nostra salute.
Si può tornare indietro dopo un intervento?
La reversibilità è possibile in alcuni casi, è un pregio del ritocco, infatti il chirurgo spiega l’esempio del botulino: “il botox perde la propria efficacia dopo i 6-7 mesi premettendo ai pazienti di tornare come erano prima”. In alcuni casi però non è sempre possibile tornare indeitro e cancellare disastri. Questa affermazione la sa bene la modella Linda Evangelista, raccontando la sua esperienza dopo essersi sottoposta alla criolipolisi con effetti alquanto devastanti. De Santis afferma come i risultati di questa pratica non consolidata sono incontrollabili” spiegando come “fenomeni di congelamento inducono alterazioni permanenti sulla cellula adiposa”. L’originale bellezza dell’evangelista è stata tolta da lei per sempre e questi episodi danno la possibilità di riflettere sulle opportunità e sulle scelte che abbiamo nell’eseguire alcuni interventi. E’ sempre importante informarsi sul profilo di sicurezza di ogni ritocco, come ad esempio sono vietati i filler siliconici afferma il dottore, “perche hanno dimostrato di provocare granulomi da corpo estraneo, infiammazioni e incistamenti a 8-10 anni dall’inoculo”.
La falsità delle pubblicità sanitarie sui social
Non bisogna tenere in considerazione la maggior parte delle pubblicità sanitarie che avvengono nel contesto dei social perché sono spesso contraffatte. Le immagini di pre o post intervento senza alcuna verifica delle informazioni presentate possono essere false. De Santis sottolinea come “chiunque puo autopromuoversi e dispensare false promesse” e la pubblicità è proprio uno dei primi mezzi che da questa falsa speranza. Le giovani sono le prima che inseguono il traffico social “Esistono finanziamenti per interventi costosi, a 50 euro al mese chiunque compra seni più grandi”. Il chirurgo conclude come è’ importante per i genitori non farsi trasportare da questi capricci, ed è importante aiutare i propri ragazzi ad amarsi ed avere cura del proprio corpo, rivolgendosi alla chirurgia con parsimonia.
9 marzo
Valeria Muratori