La Venere degli stracci di Pistoletto torna a Napoli dopo l’incendio

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Di Marianna Soru

Qualche giorno fa la Venere degli stracci, opera di Pistoletto installata a Napoli, è tornata al suo posto dopo l’incendio del 12 luglio. Con una particolarità rispetto a prima.

La Venere degli stracci: atto primo

Diventata un simbolo di resistenza, di speranza e di rinascita, l’opera è tornata in Piazza Municipio. Lì è stata reinstallata e reinaugurata. Il tutto a meno di otto mesi dall’incendio appiccato che lasciò solo uno scheletro di ferro. L’artista piemontese Michelangelo Pistoletto, presa la notizia con filosofia, aveva subito manifestato la volontà di riportare la Venere. E il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha appoggiato il suo progetto. E così la statua diventa di proprietà del Comune di Napoli.

La povera Venere aveva resistito, dopo una solenne inaugurazione, solo 14 giorni. A seguito dei quali, dopo l’installazione avvenuta il 12 luglio, l’opera d’arte è stata distrutta con un incendio. Appiccato alle 5 del mattino da un giovane clochard psicologicamente fragile. Una volta trovato, ha dovuto rispondere alle accuse di incendio doloso e distruzione di beni culturali. Nonostante lo sdegno generale, Pistoletto apprese la notizia e la commentò con filosofia. Tanto da donare un’ulteriore opera che, questa volta, è stata resa non solo ignifuga, ma anche strettamente e costantemente vigilata.

La reinstallazione

Alla cerimonia di (re)inaugurazione, il sindaco Gaetano Manfredi ha fatto un discorso. «Abbiamo fortemente voluto ricollocare la Venere degli stracci in piazza Municipio per ribadire il fondamentale principio dell’arte pubblica e gratuita come strumento di bellezza ed inclusione. Ringrazio il maestro Pistoletto per la nobile scelta di donare la Venere alla città».

Mentre l’artista Michelangelo Pistoletto, uno dei maggiori esponenti della corrente dell’arte povera, ha detto. «Sono felice che la ricostruzione della Venere degli Stracci in Piazza Municipio porti cura, beneficio e salvezza a tante persone che ne hanno bisogno. Che gli stracci della Venere si trasformino nel denaro necessario a realizzare le iniziative di recupero, rigenerazione e reinserimento intraprese».

Marianna Soru

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