Il 18 Giugno, il segretario di Stato americano Antony Blinken ha fatto tappa a Pechino per una visita ufficiale. In questi due giorni ha incontrato i principali funzionari cinesi con il fine di risanare i rapporti tra i due Paesi, che negli ultimi anni hanno subito dei notevoli raffreddamenti. Infatti, è dal 2018 che un segretario di Stato statunitense non si recava in visita ufficiale in Cina: l’ultimo, era stato Mike Pompeo, sotto la presidenza di Trump. Gli incontri tra i due Paesi si erano interrotti a partire della pandemia da Covid, occasione nella quale gli Usa avevano accusato Pechino di non aver posto sufficiente attenzione in merito alla prevenzione del virus. Gli ulteriori fatti spiacevoli che si sono susseguiti negli anni successivi hanno fatto sì che quelli tra i due diventassero i “rapporti peggiori dal ’79”.
La visita di Antony Blinken in Cina: gli incontri con Qin Gang, Wang Yi e Xi Jinping
La visita, in realtà, era prevista già qualche mese fa, ma era stata cancellata a causa della diffusione di una notizia secondo la quale un presunto pallone spia cinese avesse attraversato e violato lo spazio aereo statuintense. Nonostante questo episodio, la Cina aveva negato l’uso del dirigibile per scopi di controllo e monitoraggio e lo stesso Blinken aveva minimizzato in seguito l’accaduto.
Il segretario di Stato ha già avuto un colloquio con il ministro degli esteri Qin Gang il 18 giugno, durato circa cinque ore. Entrambi hanno definito il loro incontro “franco e costruttivo”. Nella giornata del 19, invece, Blinken ha proseguito la visita incontrando il capo della diplomazia Wang Yi e il Presidente Xi Jinping, che lo ha ricevuto nel Palazzo del Popolo, nella capitale cinese. Il Presidente stesso ha manifestato fiducia verso questo ciclo di incontri. Ha dunque dichiarato alla tv di Stato cinese, la CCTV, che grazie alla visita di Blinken a Pechino e all’incontro tra i due organi di Stato, i due Paesi hanno “raggiunto un terreno comune su alcuni punti specifici”.
Di seguito andremo a snocciolare le principali problematiche che hanno legato a doppio filo i due Paesi negli ultimi mesi, tramite le quali si può intuire il motivo per cui recuperare una relazione tra Pechino e Washington è di basilare importanza.
L’importanza di un miglioramento delle relazioni tra Cina e Usa
La questione di Taiwan rappresenta uno snodo imprescindibile quando si parla di rapporti tra Cina e Stati Uniti. Durante la visita di Blinken a Pechino, quest’ultimo ha ribadito che gli Stati Uniti non sostengono l’indipendenza di Taiwan e che Washington supporta la politica dell'”Unica Cina”. D’altro canto, tuttavia, sono preoccupati per “le azioni provocatorie” che le autorità di Pechino adottano all’interno dello stretto. A sua volta, invece, il capo della Commissione per gli Affari Esteri del Partito Comunista Cinese, Wang Yi, ha sottolineato che la Cina non adotterà “nessun compromesso” sulla questione taiwanese. Ha inoltre affermato che, in merito ai rapporti tra i due Paesi “è necessario scegliere tra il dialogo e il confronto, tra la cooperazione e il conflitto”.
Altro punto fondamentale è quello riguardante guerra in Ucraina. A tal proposito, la Cina ha più volte ribadito nel corso della visita che non ha fornito in passato, nè fornirà in futuro, armi a Mosca. Antony Blinken ha commentato a tal proposito che, da parte di Pechino, “si tratta di un impegno importante, di una politica importante, e al momento non abbiamo visto nulla che lo contraddica”.
E’ evidente, quindi, che i rapporti tra Cina e Stati Uniti sfociano soprattutto in questioni di natura internazionale e che influenzano l’andamento degli equilibri globali. Di conseguenza, un maggiore dialogo tra i due giganti mondiali porterebbe a soluzioni assai più proficue nel lungo termine. Lo stesso Presidente Xi Jinping ha sottolineato l’importanza di questo evento: “Le interazioni tra Stati dovrebbero sempre essere basate sul rispetto reciproco e sulla sincerità. Spero che il segretario Blinken, attraverso questa visita, possa dare un contributo positivo alla stabilizzazione delle relazioni tra Cina e Stati Uniti“.
Lorenza Licata
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