I medici, contro la volontà della famiglia, vogliono staccare la spina del respiratore
Tafida Raqeeb è una bambina di cinque anni ricoverata in coma da mesi al London Royal Hospital per un’emorragia cerebrale. La vita della piccola Tafida è affidata alla decisione dell’Alta Corte di Londra perché i medici intendono, contro la volontà della famiglia, staccare la spina del respiratore.
Sono ore di attesa per la famiglia della piccola. Lunedì, infatti, è iniziata l’udienza dell’Alta Corte chiamata a decidere sul caso che dovrebbe durare cinque giorni e terminare quindi domani, venerdì 13 settembre.
I genitori chiedono che venga curata all’Ospedale Pediatrico Gaslini di Genova
Intanto i genitori, Mohammed Raqeeb, perito edile di 45 anni e Shelina Begum, avvocato di 39 anni, hanno depositato il 16 luglio un ricorso dopo aver ottenuto la disponibilità a un ricovero della bimba presso l’Ospedale Gaslini di Genova.
La speranza dei familiari si è riaccesa, infatti, dopo le parole del direttore generale dell’Ospedale Pediatrico Gaslini, Paolo Petralia:
“Non staccate la spina”.
Infatti, l’équipe medica italiana, riunita per valutare un possibile ricovero a Genova di Tafida, ha inviato, proprio il 5 luglio scorso, un documento ai colleghi inglesi, ricordando come in Italia non si opera una sospensione delle cure, se non in caso di ‘morte cerebrale’.
Il quadro clinico in questo caso, secondo gli specialisti del Gaslini, non è quello della piccola, fermo restando, però, che le condizioni cliniche di Tafida, come indicato dai colleghi inglesi, sono molto gravi.
I genitori, facendo appello alla fede islamica che vieta l’interruzione delle terapie, se non nei casi di morte cerebrale, confidano in quest’ultima possibilità offerta dall’ospedale italiano.
Tafida Raqeed, una bambina di cinque anni e come Charlie Gard e Alfie Evans sta lottando per vivere. Loro non ce l’hanno fatta. Per lei la storia non deve per forza avere lo stesso triste finale.