Realtà e fantasia si incontrano nel difficile mondo di una ragazza in età adolescenziale, tanto da non riuscire più a distinguere i confini tra le due dimensioni. Dopo aver fatto un lungo viaggio nel tempo iniziato nel 1986, “Labyrinth – Dove tutto è possibile” ritorna a disposizione delle vecchie generazioni e si svela ai più giovani grazie a Netflix. A partire da oggi il colosso californiano aggiunge al catalogo un cult fantasy apprezzato per i suoi stravaganti personaggi, per i costumi e i trucchi strabilianti e, come se non bastasse, per una giovane e talentuosa Jennifer Connelly, affiancata dal Duca Bianco, David Bowie in persona.
A dirigere una folle ciurma di creature mistiche c’è Jim Henson, noto al pubblico per essere il creatore dei Muppets. Gli effetti speciali presenti nel film sono, invece, merito di Brian Froud, che ha reso visibile quanto ideato dallo scrittore per ragazzi Dennis Lee e sceneggiato, poi, da Terry Jones, membro del gruppo comico “Monty Python“. “Labyrinth – dove tutto è possibile” si ispira ad alcuni film d’animazione. Tra questi pare impossibile non riconoscere l’impronta narrativa e stilistica di “Alice nel Paese delle Meraviglie“, de “Il mago di Oz” o, ancora, di “Nel paese dei mostri selvaggi“.
Trama e cast di “Labyrinth – Dove tutto è possibile”
Sarah (Jennifer Connelly) è una ragazza di quindici anni con una condizione familiare difficile. I suoi genitori si sono separati e il padre si è risposato con una donna per la quale l’adolescente non prova affatto simpatia. Una sera le viene affidato il compito di badare al suo fratellino Toby (Toby Froud) che, spaventato dai rumori di un forte temporale, inizia a piangere ininterrottamente. Per calmarlo Sarah decide, così, di raccontargli la storia del suo libro preferito, “The Labyrinth“. Nel farlo invoca il Re dei Goblin per sbarazzarsi del fratello. Il desiderio si avvera e la ragazza scopre che Toby non è più nella sua culla ed è stato, dunque, rapito. Improvvisamente si presenta agli occhi di Sarah un barbagianni che si trasforma nel Re dei Goblin, Jereth (David Bowie).
L’uomo conferma a Sarah di aver rapito Toby e vuole donarle una sfera di cristallo in cui sono contenuti tutti i sogni della giovane. La ragazza non accetta il dono, ma implora Jareth di ridarle indietro suo fratello. Il re le comunica che Toby è nel suo castello e per riaverlo dovrà superare un complesso labirinto. Sarah non può far altro che accettare la sfida e si ritrova, così, in una dimensione magica, in cui compaiono gnomi, bastioni animati, cani dalle caratteristiche antropomorfe e robot. Dopo una serie di avventure la ragazza sta quasi per raggiungere Toby, quando Jereth prova a spaventarla e confonderla, chiedendole addirittura di diventare la sua regina. A questo punto la ragazza si ricorda una frase del libro di fondamentale importanza e riesce a fuggire dal quella sorta di incantesimo che stava vivendo. Improvvisamente si ritrova nella sua casa e Toby dorme beato nella culla. Certe creature fantastiche continueranno, però, a vivere nella sua immaginazione.
Marta Millauro
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