
Che all’omogeneità si contrapponga la divisibilità lo sapevamo, specie quando si tratta di politica. Ma a rendere l’argomento insolito è la constatazione che alla prima corrisponda il Partito democratico, dimostratosi unito, in assemblea, per il nome del nuovo segretario Enrico Letta, mentre a sgretolarsi sia +Europa, la forza parlamentare nata tre anni fa dalla fusione dei Radicali italiani con il movimento Forza Europa: ore buie quelle cui andrà incontro il partito, preannunciate da Emma Bonino, presentatasi alle elezioni politiche del 4 marzo 2018 proprio con il nome della senatrice in lista, +Europa con Emma Bonino. La stessa che, nel corso della riunione avvenuta ieri via streaming, ha annunciato “Io, personalmente, non voglio stare più in questo partito”, sottolineando che “non è un grosso problema visto che faccio parte degli incompetenti e degli ignoranti“. Un duro sfogo seguito dal gesto eclatante di abbandonare la barca per cercare di sbloccare l’empasse in assemblea sulla convocazione del congresso, ostacolata dalla minoranza interna.
“Me ne vado a testa alta prima che mi facciate fuori voi”, ha detto Bonino rivolgendosi ai suoi ormai ex compagni, “Non infangherete il mio nome”. A detta della senatrice, l’obiettivo prevedeva “un congresso a tavolino, in cui sarà fatto fuori Benedetto e poi magari tocca a me quando vi farà comodo”. Un obiettivo che lei, tuttavia, obietta affermando: “A questo gioco al massacro non voglio partecipare, quindi me ne vado da sola sulle mie gambe […] e orgogliosa di quello che con alcuni abbiamo ottenuto […] Tanto – ha ironizzato – è già pronta la nuova leadership al plurale, ma se si presenta con queste credenziali da epurazione io, fossi in voi, ci penserei un po’”.
All’addio della Bonino ha, inoltre, fatto seguito l’annuncio di dimissioni da segretario di Benedetto Della Vedova, sottosegretario agli Esteri nel governo Draghi. Una decisione che, come prima conseguenza, prevede la convocazione di un nuovo congresso entro tre mesi, e fino ad allora sarà la presidente Simona Viola a guidare il partito. “Da molti mesi l’Assemblea di +Europa non riesce a trovare un accordo sulle regole per celebrare il prossimo Congresso, che lo Statuto prevede che si svolga ogni due anni” – ha dichiarato Della Vedova in un post su Facebook, in cui ribadiva l’escalation di quella tensione interna che ha portato la Bonino ad annunciare il suo abbandono – “Un’escalation che sento il dovere di interrompere, consentendo che la parola torni ai nostri iscritti il più presto possibile”, ha concluso.
Francesca Perrotta