AFFAIRE WEINSTEIN: Il noto caso dell’ex produttore cinematografico di Hollywood, Harvey Weinstein, autore di numerose moleste sessuali sarà un film.
Non si fa in tempo a calmare l’onda mediatica che ha travolto la Mostra del cinema di Venezia circa la presenza- moralmente ingiusta o no- di Roman Polanski alla Biennale, che ci si catapulta in un altro famosissimo caso di molestie sessuali nel mondo del cinema: il caso Harvey Weinstein. Questa volta – per fortuna – la cronaca lascia spazio alla macchina da presa, facendo del famosissimo caso hollywoodiano un film nella mente e nelle mani di De Palma.
Brian De Palma entra nella scena cinematografica internazionale con il film Carrie- Lo sguardo di satana e consacra la sua fama di regista con i successivi Black Dahlia, Il falò delle vanità, Mission to Mars e –non da ultimo- Mission Impossible.
Le primissime anticipazioni
Presente alla Mostra internazionale del cinema di Venezia il regista ha dichiarato alla stampa che pochissimo tempo dopo la diffusione dell’affaire Weinstein, la BBC annunciò di aver ordinato un documentario, che il regista accolse con grande entusiasmo, dichiarandosi il candidato perfetto per poter parlare di un evento così delicato e così chiacchierato:
“Poiché ho fatto per molti anni avanti e indietro da Hollywood per lavoro, era impossibile non sapere degli abusi nei confronti delle donne. E in quanto regista che dirige donne tutto il tempo, sei molto sensibile al modo in cui sono trattate nel film che stai girando. Di conseguenza, ero a conoscenza di alcune delle cose che accadevano durante l’era di Harvey Weistein ed è una storia interessante da raccontare”.
De Palma ha inoltre dichiarato:
“Il protagonista non sarà Harvey Weinstein, ma la storia che ho intenzione di raccontare, è molto vicina alla realtà. Sarà un horror incentrato su un predatore sessuale e sarà ambientato all’interno dell’industria cinematografica.”
Riferendosi allo scandalo più famoso di Hoolywood, che ha poi ispirato il movimento di protesta #Metoo, che ha impegnato per decine di settimane le pagine social di tutte le star di Hollywood- e non solo- che si sono sentite chiamate in causa a lottare contro un sistema di ingaggio cinematografico misogino e denigrante, il regista italo-americano ha confessato:
“Ha infastidito registi come me e altri miei contemporanei perché come regista hai a che fare con attori sempre. E devi guadagnarti la loro fiducia. E se … li porti fuori a cena o li abusi, va contro ciò che stai cercando di fare per guadagnare la loro fiducia in modo che siano liberi quando si esibiscono nei tuoi film. È fondamentalmente folle e le persone che lo fanno, ho sempre pensato che abusino del loro potere.“
Chiuse le riprese del suo film thriller Domino, presentato a Venezia76, con protagonista Nikolaj Coster Waldu (Jaime Lannister, per capirci) e Carice van Houten, il regista prosegue la sua lunghissima e invidiabile carriera, sperimentando il labirintico genere dell’horror.
Non sappiamo l’uscita del film, ma conosciamo il nome della sceneggiatura, Predator (che potrebbe, o no, dare il nome anche al lungometraggio).
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