Da sempre uno dei bersagli preferiti per quanto riguarda lo sfruttamento illecito e gli interessi politici e commerciali, l’Africa è ancora oggi nel mirino di Stati Uniti, Canada, Australia, Cina, Estremo Oriente, India, Malesia, Indonesia, Corea del Sud, Giappone ai quali si aggiunge la Russia. Il motivo principale dell’interesse verso questo continente è sicuramente legato alla ricchezza di risorse, di materie prime.
Il fenomeno del land grabbing e le risorse in Africa
Mentre le multinazionali lottano per aggiudicarsi il maggior numero o meglio i territori più adatti allo sfruttamento, attraverso il cosiddetto fenomeno “land grabbing“, non dobbiamo dimenticare che l’Africa è letteralmente un serbatoio di minerali: petrolio, carbone, oro, rame, ferro, bauxite e ancora litio, cassiterite, terre rare, uranio.
Di Maio in occasione della Giornata dell’Africa
“Intensificare ancora di più i nostri rapporti con i Paesi africani, poiché rafforzare la cooperazione internazionale è fondamentale per affrontare le sfide globali che interessano il Continente con particolare severità e le drammatiche conseguenze della guerra in Ucraina, che si stanno ripercuotendo ben oltre l’Europa”. Sono queste le parole del Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, che ha inaugurato alla Farnesina la “Giornata dell’Africa”, in occasione dell’anniversario della nascita dell’Organizzazione dell’Unità Africana (25 maggio 1963 Addis Abeba e dal 2002, Unione Africana).
Lara Luciano