Il direttore della Copasir si è espresso a riguardo delle parole durissime di Christine Lagarde verso l’Italia. Secondo Raffaele Volpi vi è un “legittimo dubbio” che le sue parole siano connesse ad atti speculativi delle azioni in Borsa. Il presidente del Copasir chiede l’intervento della Consob.
Le parole di Lagarde e le azioni in Borsa
Sia Italia che Europa hanno criticato il discorso di Christine Lagarde. Con le sue parole ha negato che il ruolo della Bce fosse quello di ridurre lo spread, provocando così una caduta di molti punti delle azioni in Borsa. Mattarella non si esprime mai sui rapporti con le alte autorità europee, ma per la gravità delle dichiarazioni della Presidente della Banca europea ha fatto un’eccezione, intervenendo con una nota durissima.
Anche Raffaele Volpi, il presidente del Copasir, l’organo che esercita il controllo parlamentare sui servizi segreti italiani, è intervenuto a riguardo: ha chiesto l’intervento per verificare “eventuali atti speculativi in connessione con le dichiarazioni rese dalla presidente della Bce”.
Il dubbio fondamentale di coloro che vogliono far partire un’indagine è che non si sa dove sia finito un quarto delle azioni che tra giovedì e venerdì hanno oscillato in Borsa. La paura fondamentale che unisce maggioranza e opposizione è che qualcuno all’estero possa pensare di approfittare di questa emergenza per comprare i nostri “gioielli di famiglia come accadde nel 1992 e nel 2010”, dice Volpi.
Le parole del presidente del Copasir
Secondo lui, le dichiarazioni di Lagarde potrebbero involontariamente o volontariamente dare un aiuto a speculatori pronti ad agire e approfittare del momento di emergenza dato dal Coronavirus per puntare le risorse italiane.
Il presidente della Copasir afferma che vogliono sostenere azioni di “vigilanza verso azioni, speculative o aggressive tendenti a modificare, in questo particolare momento, assetti di controllo e di governance di società quali quelle dei settori bancario-assicurativi, telecomunicazioni, energia e difesa che debbono rimanere nell’alveo dell’interesse nazionale“
Volpi aggiunge che il Copasir si stava già occupando di vigilare sulla legalità di alcune azioni “mirate a portare fuori dall’Italia il controllo di aziende quotate ritenute strategiche iniziando un ciclo di audizioni”.
Il “legittimo sospetto”
“È il momento – sottolinea il presidente del Copasir – della responsabilità collettiva ed è inderogabile difendere le risorse strategiche, finanziarie ed industriali, del nostro grande Paese.”
Il deputato Enrico Borghi spiega che la produzione italiana è molto fragile ora e che dopo le dichiarazioni di Lagarde la capitalizzazione di molte imprese sta precipitando.
Bisogna continuare ad indagare su questo “legittimo sospetto” – come viene chiamato da Volpi – per evitare operazioni speculative intese a comprare compagnie storiche del Made in Italy e patrimoni industriali, tecnologici e scientifici nazionali.
Leggi tutta l’Attualità di Metropolitan Magazine.