I Baustelle sono una band che mi ha conquistata a piccole dosi nel corso degli anni.

Nell’ultimo decennio, ho seguito da lontano i loro brani diventare delle hit, come E’ Arrivato Lo YeYe, Charlie Fa Surf fino ad arrivare a Gli Spietati, rimanendo con i piedi ben saldati per terra, in quella sezione del mercato musicale classificata di nicchia.
Mi avvicino con timore reverenziale al primo ascolto della nuova fatica in studio del trio di Montepulciano, e terminata l’ultima traccia, non mi sono neanche accorta che il tempo trascorso sia volato ed al tempo stesso ho l’idea di spendere qualche parola per questo album.

Baustelle – immagine web

La forza della band toscana, sta nella potenza della penna di Francesco Bianconi, tra l’altro autore di brani per molti colleghi, tra i quali La Cometa Di Halley e Bruci La Città per Irene grandi, La Mangiatrice Di Uomini destinata a Paola Turci e Le Canzoni Fanno Male di Mariane Mirage in gara al prossimo Festival Di Sanremo (ne parlo qui https://metropolitandotblog.wordpress.com/2017/01/13/un-sanremo-che-convince/) , che sa coniugare le sue visioni (mi piace chiamare così le sue tracce in quanto riesco ascoltandole ad immaginare una fiaba) ad un sound che strizza l’occhio agli anni 70-80.

Le prime note arrivano dal violino dei 50 secondo di Love, intro che crea un tappeto sonoro per il Vangelo Di Giovanni

“io non ho più voglia di ascoltare
Questa musica leggera
Nello sparire, nel mistero del colore delle cose
Quando il sole se ne va
Resta poco tempo per capire
Il significato dell’amore
Idiozia di questi anni, il vangelo di Giovanni”
che anticipa il primo singolo estratto, Amanda Lear traccia dirompente, con un testo accattivante e molto radiofonica, il chè non guasta

Betty è lo sterotipo della ragazza degli anni 2000 , avvolta dal suo mondo di apparenza dei social ed al tempo stesso stufa di appartenerci, visto che la canzone si conclude con un sogno (come dichiarato dai Baustelle in conferenza stampa, ndr)

 

Betty Prima di dormire era già in putrefazione.Un bellissimo mattino. Senza alcun dolore
Farà breccia nel cuore di molti fan, da cantare a squarciagola ai concerti.

Eurofestival
La chitarra dal suono distorto anticipa la voce di Rachele Bastreghi nel punto più alto delle 12 tracce, candidata a diventare un classico della band.
Una forza evocativa come se guidasse una piuma impazzita che attinge nel calamaio, schizzando il foglio di inchiostro scandisce il tempo di Musica Sinfonica (con tanto di organo), seconda traccia cantata dalla tastierista del grupppo e Basso E Batteria.
In fondo all’album troviamo Lepidoptera, una poesia malinconica e speranzosa

io che non sono mai stato così tanto schiavo del mondo ed attaccato alla vita, una falena di voce drogata…”

Scorrono veloci le ultime tracce La vita, Rgazzina e L‘Era Dell’Acquario , intanto sono al terzo ascolto. Effetti? E’ un album che manderete in loop per mesi, sarà il compagno di questo freddo e gelido inverno, con le voci di Bianconi e della Bastreghi che saranno un piccolo fuoco che arderà nelle vostre giornate

L’Amore e La Violenza Tour
26 Febbraio – Foligno (Pg) – Auditorium S. Domenico SOLD OUT
4 Marzo – Varese – Teatro Apollonio
5 Marzo – Trento – Auditorium S. Chiara
6 Marzo – Firenze – Teatro dell’Opera
13 Marzo – Roma – Auditorium Parco della Musica / Sala Santa Cecilia
14 Marzo – Bologna – EuropAuditorium
15 Marzo – Pesaro – Teatro Rossini
20 Marzo – Milano – Teatro degli Arcimboldi
29 Marzo – Tolmezzo (Ud) – Teatro Candoni
7 Aprile – Torino – Teatro Colosseo
12 Aprile – Genova – Teatro Piazza delle Feste
13 Aprile – Massa – Teatro Guglielmi
18 Aprile – Bari – Teatro Petruzzelli
19 Aprile – Pescara – Teatro Massimo
21 Aprile – Napoli – Teatro Augusteo

Nicky Abrami