Il ministro dell’interno Lucina Lamorgese ha letto un informativa alla Camera sul rave party svoltosi tra Grosseto e Viterbo tra il 13 e il 19 agosto. È stato spiegato il perchè del mancato utilizzo della forza da parte delle forze dell’ordine e chiarita la questione dei camper scortati. Polemiche in aula tra le forze politiche

Il rave party di Ferragosto e l’informativa di Lamorgese

La strategia seguita dalle autorità di pubblica sicurezza si è indirizzata non verso un rischioso tentativo di forzosa evacuazione dell’area ma nell’esercitare una continua e costante pressione per rompere il fronte dei partecipanti”. Il tutto con “l’effetto non solo di scongiurare il degenerare della situazione sul piano dell’ordine e della sicurezza pubblica, ma anche quello di evitare il prosieguo del rave che secondo il volantino avrebbe dovuto continuare fino al 23 agosto”. Cosi il ministro dell’Interno Lamorgese ha spiegato il mancato utilizzo della forza da parte delle autorità nel caso del rave party. Un incredibile evento svoltosi in una vasta aera di campagna tra Grosseto e Viterbo in un’informativa alla Camera.

Un area che, ha detto Lamorgese, “dista 50 km da Viterbo e 100 km da Grosseto, è vasta 80 ettari, in aperta campagna, una zona priva di recinzione e accessibile da numerose strade sterrate non visibile dalle strade ordinarie”. A questo si è aggiunto il fato che “gli organizzatori del rave avevano chiesto l’assoluta segretezza, riservandosi di dare informazioni solo nell’imminenza dell’evento”. Per questo avevano condiviso su gruppi privati solo “un invito senza dettagli utili alla localizzazione e alla data“. Il ministro è inoltre voluto tornare sulla questione dei camper scortati il 13 agosto parlando di “servizi di osservazione e monitoraggio allo scopo di accertare il loro luogo di destinazione finale e di tale dispositivo veniva informato il dipartimento di Pubblica sicurezza“.

Le critiche in aula

Le parole del ministro Lamorgese hanno suscitato diverse critiche tra i deputati. La destra con Fratelli d’Italia ha parlato di “informativa imbarazzante” e Forza Italia ha posto l’accento su “una palese e strafottente violazione”. Il partito di Berlusconi ha anche chiamato in causa il giovane sindaco del territorio dove si è svolto il rave, Stefano Bigiotti. Questi ha fatto fronte solo con le casse comunali alla raccolta dei rifiuti dei partecipanti. Anche la sinistra, pur difendendo la Lamorgese, ha evidenziato la “mancanza di misure efficaci di prevenzione per evitare che tali raduni possano essere organizzati nuovamente sul territorio nazionale”.

Stefano Delle Cave