A seguito dei sei morti sul lavoro nella giornata di ieri, il leader della Cgil Maurizio Landini dichiara di voler introdurre una legge per sospendere le attività senza adeguate norme di sicurezza. Secondo Landini, anche il premier Draghi è d’accordo.
Landini e Draghi: si lavora sul dossier sicurezza
Per il leader della Cgil le consultazioni con Draghi in merito al dossier sicurezza fanno progressi:
La serie degli incidenti dimostra l’urgenza di agire. Qualità del lavoro, salute e sicurezza devono diventare una priorità nazionale.
In agenda ci sono l’aumento delle ispezioni e delle sanzioni per coloro che non garantiscono le norme di sicurezza. Assumere nuovi ispettori del lavoro all’interno delle Asl diventa dunque una priorità. Per i datori di lavoro si prevede una formazione adeguata. Le attività non a norma, infatti, rischiano la chiusura fino al ripristino di adeguate condizioni di sicurezza.
Si punta quindi a incrementare formazione e prevenzione. Per fermare le morti sul lavoro, Landini prospetta anche l’introduzione di una patente a punti per la sicurezza:
Il governo si è reso disponibile a lavorarci a partire dal coordinamento delle banche dati. Abbiamo condiviso più ampi poteri ispettivi e sanzioni per chi non rispetta le regole.
La giornata di ieri
Per Landini la sicurezza deve diventare un investimento per le aziende e non un costo. Questo è necessario a causa delle troppe morti sul lavoro, sei solo nella giornata di ieri tra Milano, Torino, Palermo, Pisa e Padova. Nel pisano un agricoltore di 54 anni è stato risucchiato dalle lamiere di un macchinario agricolo. In provincia di Milano, all’interno del campus universitario Humanitas, un getto di azoto liquido ha causato la morte di due operai, deceduti per ustioni da congelamento. A seguito dell’incidente, il pm Paolo Filippini ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo. La cisterna contenente l’azoto liquido è stata sequestrata e sarà messa in sicurezza per poterla ispezionare. La Procura ha anche disposto l’autopsia sui corpi delle due vittime. In Sicilia un uomo è stato travolto dal suo tir mentre svolgeva alcuni controlli sulla parte posteriore del mezzo.
Per i sindacati non si può rimandare l’aumento di controlli e sanzioni. Occorre agire al più presto e quanto accaduto nella giornata di ieri ne è la prova. La Cgil di Milano confida nel lavoro della Procura per accertare le responsabilità degli incidenti avvenuti ieri. La Cgil di Torino si esprime così sul lavoro del Governo:
Proprio ieri, finalmente, questa emergenza è stata al centro del confronto con il Governo che ha preso in considerazione le proposte che da tempo facciamo.
Il piano di sicurezza sul lavoro dovrebbe essere pronto già nelle prossime settimane. I sindacati sono al lavoro per contribuire alla definizione di nuove e tempestive sanzioni, oltre ad assumere provvedimenti in attesa del piano ufficiale.
Giulia Panella
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