Lapo Elkann: “A 13 anni sono stato abusato in collegio”. Lapo Elkann a Verissimo ricorda anche i suoi nonni: “sono sempre dentro il mio cuore, anche da lassù ti parlano e aiutano nel momento del bisogno. Quando c’ho da pensare a cose importanti penso a cosa avrebbero pensato loro”. In particolare l’imprenditore ricorda Nonna Marella: “È una donna incredibile, a cui devo molto, mi ha aiutato molto e non ho mai conosciuto nessuna donna così come lei. C’è stata sempre nei momenti belli e brutti, è una persona che ha avuto una resilienza, ha combattuto fino alla fine. Mi ha insegnato l’amore”. L’imprenditore poi racconta della sua vita privata e della sua attuale compagna: “sono felice, sto da Dio con lei, è una donna molto importante, mi aiuta sul lavoro con me stesso, è una donna che mi dà supporto e aiuto. Ha milioni di qualità, è una donna incredibile, ma con lei non farei un figlio”. Sul finale, infatti, Lapo confessa: “mi piacerebbe diventare papà, ma ho un pó paura. C’è una lato di me adulto per esempio quando guardo la vita, mentre sono molto bambino quando per esempio devo creare. Sognerei di fare un figlio, ma non ho ancora trovato la donna con cui farli, anche se vorrei più una figlia che un figlio”.

Lapo Elkann si racconta a cuore aperto a Verissimo da Silvia Toffanin. “Sono stato abusato all’età di 13 anni più volte ed è un qualcosa che ha creato una grandissima complessità nella testa e indirettamente ti fa molto male” – confessa il rampollo di casa Agnelli che prosegue dicendo – “ero in collegio e questo ti porta a volte ad andare verso l’autodistruzione. Parlarne è come alleggerirsi, questo problema se non lo togli e ci lavori sopra, indirettamente ti porta a farti del male”.

Quelle violenza ha indubbiamente segnato la vita di Lapo che, oggi a distanza di anni, ha fatto un percorso per anestetizzare il dolore provato: “è importante accettare se stessi, comprendere le proprie debolezze e chiedere aiuto. Non ho paura delle mie fragilità e nemmeno delle mie forze, non è stato facile arrivare a questo. E’ stato un lungo lavoro, ma per arrivare a questo c’è stato del bene e del male, ma oggi ci sono e so bene chi sono. Un mio amico fraterno si è ucciso qualche anno fa, non ha combattuto con i demoni e l’hanno portato a fare ciò che ha fatto”. Un uomo fragile che più volte è ricorso all’utilizzo di sostanze stupefacenti, che considera uno degli errori della sua vita: “le sostanze ti distruggono la vita, ho avuto problemi e sostanzialmente è una battaglia che dura tutta la vita. Le sostanze erano una anestetizzante per non sentire quello che vivevi nella vita, le usavo per anestetizzare un dolore che avevo in me. Le sostanze ti portano a perdere, lontano da te”. Nonostante tutto Lapo ha superato anche questo momento e parlando di fede precisa: “”credo in Dio, mi piace il buddismo che è una modalità per darti pace, serenità e diventare una persona migliore”.