Lazio-Siviglia 0-1: Ben Yedder fredda i capitolini

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Di Redazione Metropolitan

Torna di scena all’Olimpico l’Europa League, subito un impegno complicato perla Lazio, che nei sedicesimi di finale deve vedersela con il Siviglia. I biancocelesti vogliono continuare il momento positivo, mentre gli andalusi vanno a caccia del sesto trionfo nella competizione.

Protagonisti di un’ottima fase a gironi, nei sedicesimi di finale i biancocelesti sono subito chiamati a una sfida di lusso. La squadra di Inzaghi deve infatti vedersela con il Siviglia, club che ha trionfato nelle competizione le ultime tre volte che ha partecipato (2013/14, 2014/15, 2015/16). Per la sfida agli spagnoli Simone Inzaghi non può contare su uno dei suoi uomini migliori, Ciro Immobile, capocannoniere della squadra ed ex di turno.

Con Immobile fuori, il peso dell’attacco biancoceleste è affidato a Caicedo che insieme a Correa forma il terminale offensivo della squadra. Lazio che scende in campo col solito 3-5-2, davanti a Strakosha, terzetto difensivo composto da Radu, Acerbi e Bastos, mentre in mediana agiscono Parolo, Lucas Leiva e l’altro ex di giornata Luis Alberto, con Marusic e Lulic sugli esterni.

I capitolini arrivano da un momento sicuramente migliore rispetto al Siviglia: la squadra di Inzaghi ha perso solo due delle sette gare di Serie A nel nuovo anno, vincendone quattro. I biancocelesti si affidano a Caicedo e Correa. Quest’ultimo, tra gli ex della partita, ha realizzato in media un gol ogni 16 tiri in Serie A, mentre in Europa League ha una media di una rete ogni 3.5 conclusioni effettuate.

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Il logo dell’Europa League (Credit: UEFA)

Tra gli spagnoli che scendono in campo all’Olimpico ci sono tanti giocatori che in passato hanno militato in Italia. A partire dal danese Kjaer, ex Roma e Palermo che nel 3-4-1-2 di Machin compone la linea difensiva completata da Mercado e Sergi Roberto davanti al portiere Vaclik. A centrocampo Navas, Vazquez e Escuder insieme all’ex interista Banega, mentre nel ruolo di trequartista c’è Sarabria. In avanti, infine, insieme a Ben Yedder ecco André Silva, che dopo la parentesi sfortunata con il Milan si è ritrovato a Siviglia.

Gli andalusi, quarti in classifica, non vincono dal 26 gennaio: dopo quel match, una sconfitta e un pareggio. In generale, la squadra di Machin ha perso quattro delle ultime sei sfide di Liga, vincendo solo una, contro il Levante. Il giocatore più temibile per la Lazio è sicuramente Wissam Ben Yedder, capocannoniere del Siviglia con 19 gol in 35 partite stagionali. Con lui, occhi puntati anche su André Silva, che di gol in stagione ne ha segnati 11

PRECEDENTI E STATISTICHE

Si tratta del primo incontro ufficiale tra Lazio e Siviglia. I biancocelesti non hanno storicamente vita facile contro le spagnole, con 18 precedenti (50% di sconfitte) in tutte le competizioni.

Tre pareggi, cinque sconfitte e solo un successo, quello per 2-1 in casa contro il Villarreal nella fase a gironi dell’Europa League 2009-2010. Allo stesso modo, però, anche il Siviglia non può vantare ottimi precedenti contro le italiane: la squadra andalusa non ha mai segnato in quattro delle ultime cinque trasferta in Italia in tutte le competizione, con l’unica eccezione nel 2014-2015 a Firenze (2-0) in semifinale di Europa League.

Il Siviglia vanta il miglior attacco della competizione, grazie alle 18 reti realizzati in sei partite; la Lazio ha invece la peggior difesa tra le 32 squadre ancora in corsa per il trofeo (11 reti subite). I biancocelesti, oltretutto, arrivano da due sconfitte, che hanno compromesso la corsa al primo posto nel girone: non perde tre gare di fila in Europa League dal 2009, quando trovò la sconfitta nelle ultime tre gare della fase a gironi.

Felipe Caicedo ha il duro compito di non far rimpiangere Immobile. L’attaccante ecuadoregno è reduce da due gol consecutivi in campionato, fino ad ora ha segnato quattro reti in totale, tre in campionato e uno in coppa, più quattro assist (PHOTO CREDITS: EUROPACALCIO.IT)

FORMAZIONI

LAZIO (3-5-1-1): Strakosha; Bastos, Acerbi, Radu; Marusic, Parolo, Lucas Leiva, Luis Alberto, Lulic; Correa; Caicedo. All.: Inzaghi

SIVIGLIA (3-4-1-2): Vaclik; Mercado, Kjaer, Sergi Gomez; Navas, Banega, Vazquez, Escudero; Sarabia; Ben Yedder, André Silva. All.: Machin

Marcatori: 22′ Ben Yedder

Ammoniti: Radu (L), Banega (S), Correa (L)

CRONACA

A seguito della disposizione in campo delle squadre e dei check degli assistenti, l’arbitro fischia l’inizio del match a favore degli ospiti.

Dopo appena 3′ minuti Parolo  accusa un colpo alla caviglia dopo un contrasto aereo. Le sue condizioni sono precarie ma la bandiera della Lazio stringe i denti.

Buon inizio del Siviglia che ha iniziato a palleggiare facendo girare il pallone, mostrando la grande qualità dei suoi giocatori. La Lazio per adesso attende.

Al 9′ Vazquez verticalizza bene per Ben Yedder, che si butta nello spazio. Poi tenta di mettere un pallone al centro dalla sinistra, ma Strakosha lo fa suo in presa bassa .

Il Siviglia gioca bene, con grande qualità e trova meritatamente il vantaggio al 22′. Bellissima azione in ripartenza , praticamente perfetta. La chiude Sarabia sulla sinistra, mettendo al centro una palla con il contagiri che deve solo essere spinta in rete da Ben Yedder.

Azione che è partita prima di metacampo dopo un pallone perso da Lulic. Gran parte del merito va a Sarabia che ha tagliato fuori difesa e portiere con quella palla data al compagno alla giusta velocità e nell’unico corridoio possibile. Siviglia in vantaggio, 1-0.

Ma la Lazio non ci sta, al 27′ Marusic ha una clamorosa occasione per mettere i conti in pari. Liberato da un tocco in profondità, il difensore serbo si trova davanti a Vaclik e prova a batterlo con un tocco di piatto. Il portiere si fa sfuggire il pallone sotto al corpo, smorzando il tiro, e Kjaer riesce così a salvare sulla linea. Reazione d’orgoglio dei ragazzi di Inzaghi.

Dopo lo sprazzo di rabbia della Lazio, il Siviglia, torna a macinare gioco e a palleggiare riprendendo le redini della partita.

Sono 9 gol in Liga in 22 presenze per Andrè Silva. Il Siviglia ha il miglior attacco di questa Europa League, grazie alle 18 reti realizzati in sei partite (PHOTO CREDITS: LA GIORNATA SPORTIVA.IT)

Andre Silva va vicino al raddoppio al 37′ . L’attaccante portoghese salta in area facilmente Bastos e, leggermente defilato sulla destra ma comunque a pochi passi dalla porta, preferisce attendere un compagno al centro e provare a servirlo, piuttosto che calciare. Il suo tentativo di assist, però, è intercettato da Acerbi. Occasione che sfuma.

A fine primo tempo viene ammonito Banega, per l’argentino ex Inter si tratta di un giallo pesante perchè diffidato. Salterà il ritorno per squalifica. Al 44′ Luis Alberto si ferma per un problema muscolare, entra al suo posto Durmisi. Continua l’emergenza in casa Lazio.

Termina cosi il primo tempo, Siviglia avanti 1-0 grazie al gol di Ben Yedder, che ha finalizzato una bella azione di squadra in ripartenza. Ennesimo infortunio in casa Lazio, con Luis Alberto che ha lasciato il campo un minuto prima dell’intervallo. troppo poco coinvolto Caicedo, mai vistosi nella prima frazione.

La ripresa

Inizia la ripresa con Parolo lascia il campo al posto di Cataldi, un’altro dei fedelissimi di Inzaghi che deve lasciare il campo per infortunio.

Al 53′ sul vertice sinistro dell’area, Caicedo controlla e si gira immediatamente calciando in porta di sinistro. Palla a lato di poco. Altro infortunio per la Lazio, Bastos non ce la fa ed entra immediatamente Luis Felipe. Inzaghi si gioca così il suo terzo e ultimo cambio, tutti per infortuni. Serata nera finora per i biancocelesti.

Ci prova subito appena entrato Luis Felipe al 57′, sulla punizione calciata da Cataldi dalla destra, il neo-entrato viene perso dalla difesa del Siviglia ed è libero di colpire al volo, in allungo, ma senza la giusta coordinazione non inquadra la porta. I biancocelesti sono alla ricerca di un’episodio che possa far girare un serata finora molto complicata.

Grandi assenze di formazione per Simone Inzaghi che è costretto a a fare a meno di uomini chiave per il suo assetto tattico come Immobile Milinkovic-Savic e Berisha, oltre agli infortuni a gara in corso di Luis Alberto, Parolo e Bastos (PHOTO CREDITS: IMNAPLES.IT)

Il Siviglia cresce e alza la pressione in cerca del raddoppio, al 65′ la Lazio perde un brutto pallone e il Siviglia riparte in contropiede velocissimo. Con pochi tocchi copre il campo in verticale e alla fine Escudero calcia con il sinistro, trovando una deviazione in angolo. Due minuti dopo André Silva di testa, a centroarea, impatta bene sul cross dalla destra di Jesus Navas. Palla alta di poco sopra alla traversa. La Lazio soffre molto.

Primi cambi per il Siviglia, entra Munir per l’autore del gol che fin qui decide la gara, Ben Yedder, e dentro Promes per Escudero, che negli ultimi minuti aveva messo in grande difficoltà la Lazio con le sue giocate sulla fascia sinistra.

Si entra negli ultimi 15 minuti di partita con la Lazio che fatica a rendersi pericolosa dalle parti della difesa andalusa, e soffre molto il palleggio e le ripartenze fulminee degli avversari. La squadra di Inzaghi rimane però attaccata al risultato di 1-0 che lascia ancora aperti i giochi per finale di gare.

Il Siviglia nel finale abbassa i ritmi, a salvaguardia del vantaggio. All’85′ grande occasione della Lazio, una delle poche del match per i capitolini.
Piatto destro piazzato di Lucas Leiva dal limite dell’area, in corsa, palla che passa accanto al palo alla sinistra del portiere.

Al 90′ il Siviglia spreca una clamorosa occasione per chiuderla, gestendo malissimo un contropiede tre-contro-tre. E’ Vazquez a sprecare la palla-gol finale “addormentandosi” e cercando un assist quando poteva concludere con il destro in porta.

Non succede più nulla nel recupero. Il Siviglia batte la Lazio 1-0, mercoledì prossimo il ritorno in Spagna.