Le coalizioni non trovano (ancora) un accordo per le elezioni del Presidente

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Di Redazione Metropolitan

Giungiamo oggi, venerdì 28 gennaio, alla quinta giornata elettorale. Richiesta anche oggi la maggioranza assoluta, rappresentata dal voto di almeno 505 grandi elettori. Che sia il giorno giusto per le elezioni del Presidente della Repubblica? Non si sa. Tanti i dubbi che nascono dalla gestione confusionaria e rissosa dei due principali schieramenti parlamentari.

Elezioni Presidente: il centrodestra potrebbe proporre la carta Casellati

Tanti i nomi che sono stati proposti in modo esplicito dal centrodestra, capitanato da Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi negli scorsi giorni. Partendo da Letizia Moratti, Carlo Nordio, Marcello Pera, fino ad arrivare agli ultimi nomi di Sabino Cassese e Franco Frattini. Non sembrano tuttavia molto convinti i componenti del centrosinistra, che per altro, non si sono ancora esposti in modo chiaro. Non è infatti mai stata comunicata una rosa da parte Enrico Letta, piuttosto che da Giuseppe Conte, ma l’opinione pubblica, tramite varie indiscrezioni si è figurata che questi partiti nutrano una grande stima per Andrea Riccardi (fondatore della comunità di Sant’Egidio) e Pier Ferdinando Casini, oltre che per Mattarella e Draghi.

Pare che, essendo stati scartati in toto i candidati proposti dal leader del Carroccio, oggi il centrodestra provino a presentarsi alle elezioni con un nome, quello di Elisabetta Casellati, attuale presidente del Senato. La donna, che si è approcciata alla politica nel 1994 tramite il partito Forza Italia, vanta un curriculum ben strutturato: prima di essere a capo del Senato è stata componente del Consiglio Superiore della Magistratura, ministro della giustizia e successivamente ministro della salute. Si tratta perciò di una figura che conosce alla perfezione le istituzioni italiane.

Ma il caos in cui riversa l’attuale classe politica, lascia spazio anche a eventuali colpi di scena, come la rielezione di Sergio Mattarella. Quest’ultimo, presidente molto stimato da opinione pubblica e Parlamento, si è espresso più volte contro il duplice mandato, non vorrebbe perciò essere rieletto. Tuttavia, ieri sono stati raggiunti ben 166 voti in suo favore. Una mossa poco elegante nei confronti di chi sembra voler intraprendere un ritiro dalla scena politica.

Michela Foglia

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