Le opere di Le Corbusier, illustre architetto pioniere della teoria Movimento Moderno, sono la testimonianza del nuovo linguaggio architettonico che ha segnato un vero punto di svolta con il passato.
Le Corbusier
Charles-Édouard Jeanneret-Gris, noto con lo pseudonimo di Le Corbusier, nasce in un Svizzera nel 1887. Si naturalizza francese dopo aver molto viaggianto e aver osservato e visitato diverse culture. Aquisisce così la consapevolezza del cambiamento dei tempi, da un punto di vista sia sociale che tecnologico. Riesce così a maturare una sintesi architettonica innovativa e coerente con il mutare dei tempi. Pioniere nell’uso del calcestruzzo armato per l’architettura, scriverà la storia della architettura contemporanea assieme agli altri grandi architetti della nuova era: Mies van der Rohe, Frank Lloyd Wright, Walter Gropius e Alvar Aalto.
Il Movimento Moderno
L’analisi di quanto da lui osservato alla luce dei grandissimi cambiamenti che avvenivano nel mondo lo guida verso la sintesi in cinque punti dei pilastri dalla architettura moderna. I cinque punti postulati da Le Corbusier si trovano come da manuale in villa Savoye, presso Poissy, in Francia. Ecco allora che vi ricordardiamo i 5 assiomi o verità irrinunciabili del genio di Le Corbusier per la casa che lui definisce la «macchina per abitare».
I 5 punti di Le Corbusier
Il punto di partenza della teoria sono le potenzialità che cemento armato può aprire all’architettura. La prima opportunità è quella individuata nei pilotis, termine francese che indica i pilastri. La casa che prima appoggiava sul terreno, con un piano terra scuro e umido può sollevarsi verso l’aria:
Il cemento armato rende possibili i pilotis. La casa è nell’aria, lontano dal terreno; il giardino passa sotto la casa, il giardino è anche sopra la casa, sul tetto.
I pilotis vanno a sostituire le fondazioni in muratura infisse nel terreno. L’edificio si appoggia così ai piloni di cemento armato che alzano la costruzione separandola dal terreno e dall’umidità. L’area sottostante può essere così utilizzata in altri modi, come giardino o garage.
2. I tetti-giardino
Il tetto a terrazza restituisce all’uomo il rapporto con la natura e il verde che può così essere ospitato anche sopra la casa, come un giardino pensile. Il tetto diventa così una dimensione vivibile, dove si può realizzare anche una piscina. Il tetto giardino è un concetto realizzabile proprio grazie all’uso del cemento armato, materiale infatti particolarmente. Inoltre L’osservazione annotata da Le Corbusier è la seguente:
Da secoli un tetto a spioventi tradizionale sopporta normalmente l’inverno col suo manto di neve, mentre la casa è riscaldata con le stufe. Da quando è installato il riscaldamento centrale, il tetto tradizionale non conviene più.
3. La pianta libera
La pianta libera dell’edificio è possibile grazie alla costruzione dello scheletro portante in cemento armato, che sostituisce la funzione delle murature portanti. Queste, dice Le Corbusier, schiavizzavano la pianta dell’edificio. Il cemento armato consente invece una notevole flessibilità planimetrica.
Finora: muri portanti. Partendo dal sottosuolo, si sovrappongono formando il pianterreno e gli altri piani, fino al tetto. La pianta è schiava dei muri portanti. Il cemento armato porta nella casa la pianta libera! I piani non devono più esser ricalcati gli uni sugli altri. Sono liberi…
4. La finestra a nastro
La finestra a nastro è un’altra grande rivoluzione resa possibile dal nuovo materiale da costruzione. I muri perimetrali delle abitazioni, ormai liberi da ogni funzione statica, possono essere attraversati in tutta la loro lunghezza dalle finestre. La finestra è quindi libera di allargarsi con le dimensioni desiderate consentendo così una migliore illuminazione degli interni e una maggiore dialettica con l’esterno.
5. La facciata libera
La facciata libera diventa così una sottile membrana della casa, emancipandosi dalla pesante ruolo di struttura portante. La libera composizione della facciata permette di comporre una serie di elementi orizzontali e verticali che alternano spazi pieni tamponati e spazi vuoti trasparenti.
Le Corbusier muore in Francia il 27 agosto del 1965. Oggi le sue opere sono tra i siti patrimonio dell’umanità dell’UNESCO con la seguente motivazione: «una testimonianza dell’invenzione di un nuovo linguaggio architettonico che segna una rottura con il passato».
M.Cristina Cadolini