Tra i racconti più amati del grande scrittore e filosofo Fëdor Dostoevskij, vi è senza dubbio “Le notti bianche”: la storia di un sognatore che alla realtà preferisce la sua immaginazione. Un uomo profondamente solo, incapace di approcciarsi alla vita reale, che tuttavia trova la propria felicità nei suoi sogni. Lì dove persone, eventi, luoghi assumono la forma che egli desidera. È lui stesso a raccontarlo al lettore, pur senza mai presentarsi con il suo nome. Ma un incontro sconvolgerà i suoi equilibri: quello con Nasten’ka, una ragazza dolce e come lui malinconica. Nel corso di quattro intese notti bianche a San Pietroburgo, quelle che in cui il sole non tramonta mai, si confesseranno l’uno l’altro le proprie emozioni. Riuscirà il protagonista a superare la paura di vivere una vita vera?

In un periodo in cui i comportamenti alienanti sono sempre più frequenti, questo classico della letteratura risulta quanto mai attuale ed è interessante rileggerlo in chiave moderna attraverso le riflessioni del narratore. A tradurlo in immaginici hanno pensato la sceneggiatura di Andrea Laprovitera e i poetici acquerelli di Carlo Rispoli, che calano perfettamente il lettore nelle magiche atmosfere della città russa. Una chicca imperdibile, pubblicata da Edizioni NPE in formato cartonato. In libreria dal 27 gennaio.