Nell’attesa di marzo, quando le derivate di serie torneranno in pista per affinare il setting e le novità tecniche in vista del mondiale SBK 2021, facciamo il punto sulle “armi” a disposizione dei team. Cinque saranno i costruttori che prenderanno parte alla disfida per il mondiale: Kawasaki, Ducati, Yamaha, Honda e BMW. Non c’è dubbio che il livello di competitività espresso dalle moto, affidate a ben diciotto team differenti, sia ai massimi livelli. Nonostante la Kawasaki vinca senza interruzioni dal lontano 2015, ogni modello ha ricevuto rilevanti aggiornamenti nelle più recenti stagioni o proprio in concomitanza con il nuovo anno.
Kawasaki con tante novità nella SBK 2021, ma i team clienti restano in sospeso
La nuova ZX-10RR ha già mostrato le unghie ai test di Jerez, affidata dalla Casa unicamente nelle mani di Rea e Lowes. La “verdona” 2020 si posizionava già ai vertici della categoria tanto in pista quanto nella sua versione stradale. Nonostante ciò, è stato introdotto un pacchetto di importanti evoluzioni nell’aerodinamica, nel motore e nella ciclistica. Queste non sono state, però, ancora messe a disposizione dei team al di fuori di quello ufficiale: Pedercini e Orelac proveranno le moto 2021 nei test di Portimao il 4-5 marzo, mentre Puccetti solamente il 15-16 dello stesso mese a Misano. Un’occasione, in questo caso, anche per misurarsi con Yamaha e Ducati presenti in pista.
Ducati, per sviluppare la V4R sono cruciali i team satellite
La Superbike è sempre stata nel DNA della Ducati e l’incredibile palmarés di Borgo Panigale ne è la dimostrazione. La Panigale V4 ha debuttato nel Mondiale in versione R nel 2019, dimostrandosi subito competitiva con la conquista di dieci vittorie consecutive nelle mani veloci di Álvaro Bautista. Per due stagioni è giunta seconda alle spalle del “Re” Jonathan Rea. Essa ha ricevuto costanti aggiornamenti al fine di renderla una Superbike d’eccellenza. Non a caso rappresenta il vertice tecnologico per quanto riguarda l’aerodinamica, l’elettronica ed il formidabile motore desmodromico.
Per puntare al titolo mondiale servono i migliori risultati sia da parte del team ufficiale, sia da parte delle numerose squadre clienti: in questo senso, una delle migliori punte d’attacco della Ducati è rappresentata dal Team Barni. La squadra bergamasca possiede lo status di realtà satellite più prossima al reparto corse ufficiale. Per il 2021 disporrà delle moto più recenti, con un supporto al 99% identico a quello delle Panigale di Redding e Rinaldi. Il Team Principal Marco Barnabò ha appena ingaggiato Tito Rabat, campione Moto2 2014, per puntare a risultati in gara di tutto rispetto ed offrire a Ducati dei feedback molto importanti in chiave sviluppo.
Yamaha, Honda, BMW pronti a graffiare con le loro novità la SBK 2021
Se la Ducati, nelle due più recenti stagioni, ha dimostrato di poter insidiare la Kawasaki in quanto a costanza di vittorie in gara, lo stesso non si può dire degli altri competitor. Yamaha R1M, Honda CBR-1000RR-R e BMW S1000RR vengono regolarmente aggiornate dagli uffici R&D delle Case. Esse ricevono lodi dal pubblico e dalla critica, ed il loro sviluppo nel campionato delle derivate è affidato a team factory di altissimo profilo. Contrariamente alle aspettative, solamente la casa di Iwata, con la sua versione aggiornata nel 2020, ha conquistato vittorie nella passata stagione: così facendo i suoi piloti Razgatlioğlu e Van der Mark sono giunti rispettivamente quarto e quinto in campionato.
Con quest’ultimo in partenza verso i lidi BMW e l’arrivo del giovanissimo Locatelli, Yamaha dimostra di voler investire sui giovani. Al contempo, la presenza di numerose moto satellite affidate a team estremamente professionali come GRT e Ten Kate, sarà d’aiuto per migliorare il progetto. La Honda, nonostante abbia progettato una CBR completamente nuova per puntare al titolo con Bautista, non ha raccolto finora nulla di meglio di un podio. Per il 2021, il suo secondo anno, è chiamata a riscattarsi. BMW, d’altro canto, metterà nelle mani di Sykes e Van der Mark una S1000RR migliorata nel motore e nel cambio, con novità anche sul fronte aerodinamico. A mettere in pista la quattro cilindri bavarese ci saranno anche due team satellite: Bonovo Action con Jonas Folger ed RC Squadra Corse con Eugene Laverty.
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Corrado Bertoli