Quest’anno cade l’anniversario dei 35 anni di Super Mario, storica e indimenticabile mascotte di Nintendo, presenza fissa e costante sul mercato videoludico. Super Mario vanta una folta schiera di fan multigenerazionale, dal 1985 ad oggi e può contare di poche imitazioni. Super Mario è Super Mario, la definizione per eccellenza dei videogiochi, soprattutto quelli retrò. Se dovessimo pensare ai videogiochi, quelli di un tempo, quelli platform, difficilissimi e che mettono a dura prova i nostri riflessi, la risposta sarebbe solo una: è lui, l’idraulico italiano (o forse no, considerando le speculazioni sulle sue origini biografiche) a far da padrone. Per questo, noi di RetroNerd, vogliamo scrivere uno speciale per onorare, a modo nostro, questa pietra miliare del mondo videoludico e killer app indiscussa, oltre The Legend of Zelda e Pokémon, di Nintendo. Ecco a voi le origini di Super Mario.
Le origini: da Jumpman in Donkey Kong a Super Mario Bros.
Mario, da dove nasce? La storia è complessa ma ci arriveremo. E’ il 1981 e su Nintendo debutta Donkey Kong, partorito dalla mente del solito, caro Shigeru Miyamoto. Donkey Kong ha una trama abbastanza semplice e canonica (il primo videogioco ad avere una storia), un baffuto protagonista, con il nome generico di “Jumpman“, deve salvare la sua fidanzata e damigella in pericolo Pauline dalle grinfie di un antipatico scimmione che da il nome al titolo, sulla stregua del cinematografico King Kong. Successivamente, Jumpman fu rinominato in Mario per via della somiglianza tra il personaggio e Mario Segale, imprenditore italo-americano proprietario dei locali che ospitavano, all’epoca, Nintendo America. In ritardo con gli affitti, Mario Segale era solito recarsi spesso in sede; tant’è che – leggenda vuole – gli addetti ai lavori suggerirono di dedicargli il nome del personaggio. Segale, sempre riluttante a riguardo, nelle poche interviste concesse alla stampa ha annunciato, ironicamente che “aspetta i diritti da Nintendo”.
L’aspetto di Mario, basette e baffoni, è dovuto dagli sprite delle prime versioni uscite all’inizio degli anni Ottanta. Mario fu successivamente “antagonista” del secondo Donkey Kong e, nel 1983 debuttò Mario Bros., incentrato sulla figura di Mario e suo fratello Luigi, due idraulici di origine italiana di New York che devono eliminare strani mostri usciti dalle tubature fognarie.
La vera consacrazione arriva su NES con Super Mario Bros. nel 1985. Come tutti sappiamo, Mario dovrà destreggiarsi per otto scenari per salvare la Principessa Peach da Bowser, malvagio re dei Koopa Troopa. Al celebre titolo seguirà nel 1988, Super Mario Bros. 2 e, nel 1990, Super Mario Bros. 3. In questi nuovi capitoli vengono introdotti nuovi personaggi e nuovi stili di gioco, tra cui Luigi, Peach e Toad, ognuno con diverse peculiarità. Mario è l’unico personaggio a tutto tondo, equilibrato, oserei dire “standardizzato”. Super Mario Bros. 3 fa record di vendite nel 1990 diventando un vero cult; con Legend of Zelda che offriva un’esperienza più esplorativa ma coinvolgente allo stesso modo, Nintendo sbaragliò la concorrenza.
A cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta, Super Mario si è modificato seguendo il progresso tecnologico del tempo. Super Mario successivamente debutta su console portatile Game Boy grazie a Super Mario Land nel 1989 e nel 1990 su Super Nintendo con Super Mario World. I livelli saliranno a 72 suddivisi in sette mondi principali e due nascosti. In questo nuovo titolo le mosse di Mario saranno più variegate e specifiche per battere i nemici, fondamentale è l’introduzione del lancio degli oggetti che potranno essere raccolti e il “salto avvitato”. Super Mario World introduce inoltre un altro personaggio storico del franchise, Yoshi, che negli anni avrà anche dei capitoli dedicati. Coloratissimo e divertente, Super Mario World getterà le basi sui capitoli futuri della serie.
Super Mario: oltre il 2D e il genere platform…
La vera svolta, tuttavia, si avrà con il debutto di Nintendo 64. La nuova console della saga di Kyoto segnerà l’inizio della serie in tre dimensioni (e non solo per Mario): Super Mario 64. Considerato da molti come uno dei capitoli migliori dell’intero franchise, il gioco presenta una trama molto simile dal primo capitolo del 1985. Mario dovrà nuovamente salvare Peach da Bowser ma, per farlo stavolta, dovrà raccogliere 70 Superstelle. Super Mario 64 introduce anche un “lieve” concetto di achievement all’interno dei videogames: se si collezionano tutte le 120 Superstelle, il giocatore otterrà 100 vite extra e una nuova mossa. Se non sono collezionabili questi?!
Negli anni si sono susseguiti nuovi capitoli a sostegno delle nuove console di casa Nintendo e soprattutto generi del tutto diversi dal platform. Super Mario è diventato un franchise capace di modellarsi a tutti i generi, infatti, particolare menzione va a Mario Kart, storico gioco di corse su kart che ha debuttato per la prima volta su Super Nintendo e che ha dato il via a tante valide “imitazioni” anche da parte di altre software house, dedicate alle proprie mascotte di giochi platform (basti pensare a Crash Team Racing, Little Big Planet Karting e così via). Giochi sportivi, party game, giochi di ruolo, giochi splendidamente innovativi come Mario Maker in cui il videogiocatore sarà al centro della creazione dei livelli, Paper Mario con una bellissima grafica in cell-shading. Come non menzionare opere esterne ai videogiochi, come cartoni animati e film. Insomma, ce n’è per tutti i gusti ed è proprio per questo che è impossibile incasellare Super Mario in un genere o in una definizione. Super Mario è la storia dei videogiochi e di Nintendo.
35 anni di onorata “carriera”, Mario ritorna e si (r)innova
In virtù dei 35 anni dal debutto di Super Mario Bros. Nintendo nella giornata di ieri con un Direct dedicato alla baffuta mascotte ha annunciato un bundle con Super Mario 64, il suo sequel Sunshine e Mario Galaxy per Nintendo Switch, un nuovo capitolo di Mario Kart, chiamato per l’occasione Live: Home Circuit che supporterà la nuova tecnologia della realtà aumentata e kart telecomandati che sarà possibile pilotarli tramite Switch e una nuova versione di Game & Watch, popolare console portatile di Nintendo la cui produzione è durata un decennio, con il primo, indimenticabile, Super Mario Bros., bel modo da parte di Nintendo per celebrare la sua mascotte. Ora non avete più scuse per non mettervi nei panni dell’idraulico italo-americano in salopette!
Al prossimo venerdì con il consueto appuntamento con la nostra nostalgica rubrica RetroNerd!
Seguiteci su Facebook e Instagram!