Le sorelle Selassié, chi è il padre Heilé Selassié: “Arrestato per truffa milionaria”

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Di Redazione Metropolitan

Secondo quanto riportato dal settimanale Oggi, nel mandato di cattura internazionale emesso il 5 marzo scorso dalle autorità elvetiche per una truffa da 10 milioni di franchi, al nome del “discendente” del Negus, l’imperatore di Etiopia Heilé Selassié, si aggiungerebbe quello di “Giulio Bissiri”, suo vero nome.

Clarissa, Jessica e Lucrezia Selassié sono arrivate al GF Vip  in qualità di nipoti dell’ultimo imperatore d’Etiopia, ma, stando proprio alle ultime notizie, in realtà non vanterebbero nobili origini. Il padre, infatti, sebbene sia nato davvero in Etiopia, sarebbe il figlio di un giardiniere italiano che lavorava presso il palazzo del Negus etiope e trattato al pari dei nipoti dell’imperatore Selassié con cui ha trascorso la sua infanzia. Una volta adulto, l’uomo avrebbe poi convinto alcuni discendenti legittimi di Hailé Selassié, ormai poveri e sull’orlo di una banca rotta, a firmargli una delega e a soprassedere sulla sua “discendenza” dal duca di Harar, il secondogenito dell’imperatore, riuscendo a far modificare i suoi documenti e passare per il terzo nella successione imperiale etiope. 

Il caso è stato affrontato nelle scorse ore dalla tv svizzera che ha parlato dell’arresto dell’uomo avvenuto in Lussemburgo su ordine della procura ticinese per un raggiro da oltre 10 milioni di franchi compiuto proponendo a tre investitori fantomatici affari con bond tedeschi datati 1922 e garantendo loro grandi compensi. Gli investitori, dopo bonifici per diversi anni, avevano poi sporto denuncia. Selassié dovrà rimanere in carcere per i prossimi tre mesi, per evitare inquinamento di prove.

Heilé Selassié chi è? Ultimo imperatore di Etiopia

Il suo regno è ricordato come volto all’innovazione a cominciare dall’abolizione, seppur scaglionata in un lungo periodo, della schiavitù, ma anche per la sua voglia di strizzare l’occhio all’Occidente, nel suo modo di dare feste, continuò a tenere a bada i nobili e la loro voglia di eserciti privati accentrando il potere allo Stato centrale e questo complicò un po’ le cose. Questo cauto riformismo mise in subbuglio gli intellettuali del Paese e così Hailé Selassié, che fino a quel momento doveva fare i conti con congiure e insurrezioni, adesso aveva per le mani crisi laceranti con opposizioni democratiche, progressiste, e addirittura repubblicane che chiedevano una monarchia costituzionale di tipo britannico. Alla fine, con un colpo di stato, l’imperatore venne detronizzato nel 1974, quando Aman Mikael Andom rovesciò l’impero.