Due vittorie conquistate sul campo nella medesima serata. Due affermazioni in simultanea che hanno innescato le feste in due città che attendevano, trepidanti, di tornare nel massimo campionato di calcio italiano. L’ultima apparizione dei salentini, vincitori della Serie B, nel campionato maggiore è vecchia di due anni fa, mentre i grigiorossi hanno dovuto attendere ventinove anni per tornare sulle sponde dell’Olimpo nostrano. Battendo Pordenone e Como (i lombardi hanno sfruttato il ko del Monza sul campo del Perugia), Lecce e Cremonese tornano in Serie A al termine di un torneo lunghissimo e complesso. Nella passionale città pugliese ed in quel di Cremona possono cominciare, ufficialmente, i festeggiamenti per la promozione.
Lecce e Cremonese in Serie A: è qui la (doppia) festa!
Campionato diversi ed aspettative divergenti ad inizio anno. Stessa gioia ed identica festa dopo i rispettivi triplici fischi finali dell’ultima giornata della cadetteria. La risalita in massima serie dipinge due facce opposte della medaglia chiamata promozione. Da un lato Marco Baroni, tecnico di un Lecce che ad inizio anno era stato inserito nel gruppo delle possibili candidate al salto; dall’altro Fabio Pecchia, arrivato la scorsa stagione in sostituzione di Pierpaolo Bisoli per traghettare in acque tranquille una squadra che stava rischiando grosso. Oggi, ad un campionato di distanza, il mister nato a Formia può festeggiare la grande impresa.
Come detto, la compagine salentina (per forza della rosa ed esperienza) era stata indicata come una delle due possibili promosse al termine della stagione. Ma non era la favorita assoluta: il Parma di Beppe Iachini, infatti, si era preso la candidatura a dominatrice del torneo. Trama che gli attori emiliani non hanno poi rispettato scivolando ripetutamente sul red carpet cadetto. Dal fallimento dei gialloblù è emerso, con grande convinzione, il Lecce di Marco Baroni, bravo a prendersi il centro del ring con coraggio e forza. Sospinti dal capocannoniere Massimo Coda, i giallorossi hanno portato a casa 71 punti grazie a 19 vittorie, 14 pareggi e 5 sconfitte. I più continui, forse i più preparati in assoluto.
Secondo posto con il brivido finale: Cremona festeggia una promozione insperata, ma meritatissima
L’impronosticabile che si avvera magicamente. La Cremonese era partita ad inizio anno per vivere un campionato tranquillo, evitando di ripetere gli errori emersi nella scorsa stagione. Mancanze che potevano costare caro, ad un certo punto del torneo. Tante le squadre, sulla carta, più forti e pronte dei grigiorossi che, a bocce ferme, non erano candidati nemmeno per cogliere la piazza soleggiata dei playoff di fine regular season. Il grande lavoro di Fabio Pecchia, invece, si è irrorato sul terreno di gioco portando i lombardi a competere, addirittura, per la vittoria della Serie B.
È una promozione strameritata (69 punti) che ha regalato ai tifosi di Cremona un brivido francamente evitabile: prima di battere il Como, infatti, la Cremonese aveva incassato due sconfitte consecutive che le avevano consegnato il terzo posto. Il ko del Monza (secondo prima dell’inizio dell’ultima giornata) è riuscito a (ri)mettere tutto in ordine. Dopo ventinove anni, suddivisi tra Serie C e B, si può tornare a festeggiare vestendo l’abito delle grandi occasioni. Come nelle fAvole.
ANDREA MARI
(Credit foto – pagina Facebook US Cremonese)