Lecce – Pescara 2-0: La Mantia al 13′ e Mancosu al 36′ del primo tempo archiviano la pratica. I salentini salgono al secondo posto in classifica.
Le Formazioni
LECCE (4-3-1-2): Vigorito; Venuti, Lucioni, Meccariello, Calderoni; Petriccione, Tachtsidis, Tabanelli; Mancosu; Falco, La Mantia. All.: Liverani.
PESCARA (4-1-3-2): Fiorillo; Ciofani, Campagnaro, Scognamiglio, Pinto; Bruno; Memushaj, Brugman, Crecco; Marras, Mancuso. All.: Pillon.
ARBITRO : Ros sez. Pordenone
Partita dalle aspettative altissime e fra le più divertenti del calendario vista la classifica. Le squadre propongono un calcio offensivo, i padroni di casa lo hanno dimostrato con le 4 vittorie interne e la vittoria dilagante con l’Ascoli. I salentini sono la vera sorpresa di questo campionato. Il Pescara però ha gli uomini adatti a contrastare gli avversari. Il Lecce gioca con gli stessi 11 da qualche tempo cavalcando l’ottima condizione dei singoli schierati in campo. Gli abruzzesi si schierano a specchio, Mancuso che occupa i piani alti della classifica cannonieri, punta di diamante in avanti. Brugman, nel ruolo di trequartista, ruolo insolito per il capitano.
Primo Tempo:
Si parte con un giro palla molto veloce del Lecce, ringhiano infatti i padroni di casa, atteggiamento che soddisfa molto Liverani. Il Pescara risponde provando a non schiacciarsi nella propria metà campo per non lasciare spazio ai giallorossi. L’atteggiamento degli ospiti però piano piano diventa timoroso sul pressing forsennato del Lecce. Al 13′ infatti arriva la rete del vantaggio con La Mantia che ottimizza uno schema su calcio d’ angolo. Lo stesso attaccante sguscia dietro le spalle di Scognamiglio ed insacca l’1-0. Al 16′ ammonizione per Meccariello, era in diffida salterà la prossima gara.
Nei primi 20 di gioco si legge perfettamente come i salentini giochino divertendosi grazie agli automatismi ed alla consapevolezza della propria forza. Il Pescara sotto indicazione del proprio allenatore prova a far muovere i centrocampisti, per trarre in inganno la linea difensiva giallorossa provando a sfruttare gli inserimenti fra le linee di Brugman. Al 36′ 2-0 Lecce. Mancosu, uomo imprescindibile per il gioco di Liverani arriva in corsa da dietro e calcia una palla morta che beffa Fiorillo. Lo spessore tecnico del numero 8 salentino è di categoria superiore. Il Pescara deve provare ad attaccare il Lecce nei momenti di apparente fiacca dei padroni di casa. Si va al riposo con un minuto di recupero.
Secondo Tempo :
Al rientro in campo un cambio per il Pescara, Pillon cambia le carte, Bellini al posto di Bruno. Brugman ritorna a centrocampo nel suo ruolo naturale. C’è equilibrio in questi primi minuti della ripresa. Gli ospiti sono passati al 3-5-2. Il Lecce mantiene alta la concentrazione arringato da un Liverani che sembra mai appagato, consapevole delle qualità degli avversari che con questo cambio tattico hanno acquisito sicurezza. Gli abruzzesi con i 5 in mezzo hanno più fluidità nel gioco e stanno creando qualche difficoltà ai padroni di casa. Ammonito Brugman per fallo reiterato su Tabanelli al 58‘.
Siamo in una fase di stallo della gara, nessuna emozione degna di nota, la stanchezza inizia a farsi sentire, si assiste a fiammate alterne. I ragazzi di Pillon non hanno messo pressione al Lecce che ha ristabilito le gerarchie dopo i primi minuti di confusione avuti grazie al cambio tattico del Pescara. Al 79′ espulso Marras per fallo di frustrazione su Petriccione, che lascia in 10 i suoi. L’ordine di Liverani è quello di palleggiare e mantenere il dominio. Cambio per il Pescara, esce il bomber Mancuso ed entra Sottil. Doppio cambio per i giallorossi a 5‘ dalla fine. Mayer per Tachtsidis e Palombi per Falco che esce fra gli applausi. Anche il Pescara effettua l’ultimo cambio Del Sole per Crecco. Termina con 4′ di recupero un match che ha sancito per i padroni di casa il secondo posto. Il Pescara non è stato quasi mai partita subendo forse troppo la superiorità del Lecce, il lavoro del tecnico salentino sta portando i suoi frutti.