La legge sul libro, ottenuta grazie alla conseguente approvazione da parte della Commissione Cultura del Senato, verterà sulla modifica dell’originaria legge Levi. Le prime impressioni da parte dell’Associazione Italiana Editori e dell’Associazione Librai Italiani.

La legge sul libro: legge Levi, cosa cambia oggi?

La legge sul libro, è rappresentata, originariamente dalla ben più nota legge Levi. Nello specifico, la legge n.128 emessa il 27 luglio 2011, detta anche legge Levi dal nome del deputato proponente: L’on. Ricardo Franco Levi. Tale legge sul libro, designava una ”Nuova disciplina del prezzo dei libri”, ovvero, permetteva uno sconto fino al 15% sui vari testi. Cosa cambia con la nuova modifica? Sostanzialmente, il nuovo Decreto di Legge sulla Lettura, abbassa il tetto di vari ed eventuali sconti al 5%, diventando, precisamente in questa unica e sola percentuale, il massimo dello sconto che i rivenditori potranno applicare sul prezzo di copertina.

Legge sul Libro, libri sul territorio e online - Photo Credits: travelglobe.it
Legge sul Libro, libri sul territorio e online – Photo Credits: travelglobe.it

La parte più rivoluzionaria della legge in questione sta proprio nel fatto che lo stesso limite varrà sì per le librerie, ma anche per gli editori e, soprattutto, per i negozi online come il colosso Amazon. Gli unici esentati dalle nuove norme sono i volumi acquistati dalle varie biblioteche per uso interno, e libri di testo adottati dalle scuole. Quest’ultimi avranno la possibilità di usufruire del 15% di sconto. A quanto pare, le case editrici potranno scegliere di scontare al 20% i loro testi, solo in determinati periodi dell’anno, ed in concordanza con il Ministero dei Beni Culturali. In questo stesso periodo, le librerie potranno apporre anche il 15% sui prodotti del proprio scaffale.

La posizione dell’Aie

Di fronte all’approvazione della legge sul libro, l’Associazione Italiana Editori si presenta scettica e preoccupata su alcuni aspetti della riforma; poiché presentata esclusivamente come riforma del prezzo riguardante la merce, si teme l’impatto che la nuova legge avrà sul mercato, quindi sulle famiglie ed i lettori, principalmente. La legge sul libro, nasce, tuttavia per uno scopo ben preciso.

Libri - Photo Credits: Flickr.com
Libri – Photo Credits: Flickr.com

L’obiettivo della norma si prefigge di dare una mano a quelle piccole librerie radicate che soffrono la concorrenza messa in atto dalla grande distribuzione, sia territoriale che riguardante i colossi online. Essendo più fruibili ai consumatori, possono permettersi di lavorare sulla diminuzione dei costi, scontando la propria merce, puntando, però, sulla quantità spendibile a causa di una distribuzione di massa, risultante più attraente agli acquirenti.

Le opinioni dell’Associazione Librai Italiana

Secondo Paolo Ambrosini, presidente dell’ALI, il nuovo Decreto di Legge Lettura, rappresenta un’ottima opportunità per la realtà dei piccoli librai. Si mira infatti ad un fattore di uguaglianza, che sprona a riequilibrare il mercato dei libri. Gli editori indipendenti, dal canto loro, possono dirsi quindi entusiasti per questa riforma: la norma vigente, infatti, introduce criteri di concorrenza più equi tra le grandi distribuzioni e le piccole e medie popolate, per lo più, da editori indipendenti. In più, grazie alla delimitazione di sconti e campagne promozionali, permette anche di recuperare dal commercio, ciò che serve per offrire compensi idonei ad autori, redattori, grafici e vari addetti al settore dell’editoria.