Legge Zan, la battaglia di civiltà del sindaco di Fratto

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Di Redazione Metropolitan

A schierarsi a favore dell’iniziativa di Fratto è l’assessore del Welfare Gessica Alegni che si dimostra “Orgogliosa della scelta del mio sindaco di esporsi pubblicamente a sostegno del decreto legge Zan“.

Il sindaco di Bertinoro Gabriele Antonio Fratto tramite la sua pagina di Facebook si schiera a favore della Legge Zan

Sono giorni che il decreto Legge Zan, che porta il nome del proprio relatore Alessandro Zan, anima il dibattito pubblico. A spendere pieni elogi all’iniziativa, dando pieno sostegno alla causa, è il sindaco di Bertinoro che con un post su Facebook argomenta l’indispensabilità di misure di prevenzione verso la discriminazione sessuale. A schierarsi a favore del sindaco Fratto l’assessore al Welfare Alegni si dimostra orgogliosa della scelta del proprio sindaco. “Ritengo fondamentale che chi occupa ruoli istituzionali di primo piano prenda posizione su questi temi, perché parliamo dei diritti di tantissime persone che vivono una condizione di ingiusta marginalizzazione” ha commentato l’assessore.

“Non è corretto dire che“i problemi del Paese sono altri” – prosegue Allegni -: ” questa assurda contrapposizione tra diritti civili e diritti sociali (ovvero l’estrema necessità che in questo momento abbiamo di far ripartire le attività economiche, di salvaguardare posti di lavoro, di affrontare le enormi diseguaglianze che la crisi che viviamo una volta di più ci consegnerà) è assurda. Senza considerare poi che un certo genere di discriminazione si riversa potentemente nel mondo del lavoro”.

L’assessore prosegue spiegando che diritti civili e diritti sociali sono reciproci tra di loro, specialmente in una fase tanto delicata come questa che comporta i rischi di nuove discriminazioni e ingiustizie. “Dobbiamo mettere in campo tutti gli strumenti utili affinché episodi di violenza come quello della metro a Roma e i tanti altri che si verificano quasi quotidianamente prevedano un aggravante di pena. Insultare una persona in quanto gay o disabile non è un insulto come un altro. Usciamo da questa ipocrisia“.

Sono con te, Gabriele – afferma l’assessore -. Lo sono come amministratrice e parte della tua giunta, lo sono come compagna in questa lotta. La tua storia credo possa rappresentare quella di tante e tanti che non hanno abbastanza voce per farsi ascoltare. La battaglia di Liberi e Uguali per calendarizzare e approvare la legge Zan continua imperterrita contro l’ostruzionismo di alcuni partiti all’interno dell’arco parlamentare tra cui la Lega. L’assessore rimarca così l’indispensabilità di una mobilitazione collettiva che vada dai partiti alle associazioni territoriali per fare forza a una battaglia non più derogabile.