Il Catania guarda verso il futuro dopo aver evitato il fallimento. L’era Antonino Pulvirenti è terminata ed è iniziata ufficialmente quella della Sigi, i nuovi proprietari del club etneo. Dopo lo spavento generale e lo spettro della sparizione, adesso i catanesi possono pianificare i prossimi passi per consolidarsi in Serie C tentando, perché no, la scalata verso la serie cadetta. Il club è ambizioso ma, i buoni propositi, dovranno essere certificati nel prossimo calciomercato e nell’organizzazione della dirigenza, partendo dal direttore sportivo al nuovo allenatore. Sono tanti i nomi accostati agli “Elefantini“: per il campo piace Facundo Lescano, si attende la risposta di Giuseppe Raffaele per la panchina e c’è ancora da sciogliere il nodo direttore sportivo.

Lescano in orbita Catania?
Lescano in orbita Catania?

Lescano in campo e Raffaele in panchina: tutti i nomi del nuovo corso del Catania

Maurizio Pellegrino, direttore dell’area sportiva del Catania, ha voluto fare chiarezza sulla situazione attuale dell’allenatore sulle colonne de La Sicilia. Ecco le sue parole:

“Raffaele? Aspetto notizie. Nomi alternativi? Conosco bene Brevi ed è un ottimo tecnico. Ma c’è solo un interesse verso Raffaele. Affronteremo idee e progetti quando e se. Il ds? Ogni passo con tempi e modi giusti”.

Il concetto espresso da Maurizio Pellegrino è piuttosto chiaro: il tecnico prescelto per il nuovo corso del Catania è Giuseppe Raffaele che, prima, dovrà liberarsi dal Potenza. Per quanto riguarda il direttore sportivo, invece, non sembra esserci troppa fretta: con o senza questa figura, il calciomercato si allestirà comunque. Tanti nomi, non a caso, sono accostati al nuovo corso degli etnei.

Dopo aver smentito l’interesse per Antonio Vacca, da La Gazzetta dello Sport arrivano diverse imbeccate di mercato: il Catania, secondo il quotidiano, avrebbe messo nel mirino Facundo Lescano, svincolato dalla Sicula Leonzio che non si è iscritta la campionato di Serie C. Interessano anche Antonio Giosa, fedelissimo di Raffaele, Antonio Longo e Francesco Pitarresi.

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